Salve. Qualche tempo fa ho dovuto fare i test sulla fibrosi cistica per problemi di azoospermia e il mio risultato è stato: Eterozigote per la mutazione G85E (Polimorfismo 5T/7T. Di conseguenza li ha fatti anche mia moglie, con il risultato: Eterozigote per la mutazioneG85E (Polimorfismo 7T/7T). La domanda è: dadue genitori portatori sani della mutazione G85E, che probabilità c’è di trasmettere al figlio la mutazione G85E in omozigosi? E poi, in caso di omozigosi, che quadro clinico ci si può prospettare con questa mutazione e polimorfismi? Grazie.
I problemi posti dalla domanda sono già stati presentati in precedente domanda, forse dalla stessa persona, cui abbiamo già dato una risposta (1). Cogliamo comunque l’occasione per un maggiore approfondimento.
Due portatori sani della mutazione G85E hanno: il 25% di rischio di avere un figlio affetto da fibrosi cistica (ha ereditato due mutazioni G85E, una dal padre e una dalla madre); il 50% di probabilità di avere un figlio portatore di mutazione G85E (ha ereditato solo quella paterna o solo quella materna); il 25% di probabilità di avere un figlio non portatore di alcuna mutazione G85E.
Per la coppia composta da due portatori di mutazione CFTR è possibile la diagnosi prenatale precoce attraverso villocentesi in decima settimana di gravidanza. La malattia fibrosi cistica dovuta all’omozigosi G85E/G85E si presenta nella maggior parte dei casi in forma classica, vale a dire con livelli elevati di cloro nel sudore, insufficienza pancreatica e compromissione polmonare di grado variabile, per lo più modesto nell’infanzia, medio lieve nell’adolescenza, più severo in età adulta.
Per quanto riguarda i polimorfismi Poly T: oggi si ritiene che nella stragrande maggioranza dei casi i polimorfismi 7T/7T (presenti nella madre) non abbiano conseguenze patologiche. Diverso è per 5T/7T presenti nel padre: per dare una risposta accurata sarebbe necessario sapere la fase di questi polimorfismi, vale a dire se 7T è presente nel cromosoma in cui c’è la mutazione G85E e 5T è presente invece nell’altro cromosoma, quello in cui è presente l’altra copia del gene CFTR. In questo caso, se accompagnato da altri polimorfismi del gruppo TG, in particolare TG con lunghezza uguale o maggiore di 12, si comporta come una mutazione di tale gene, con caratteristiche di bassa e variabile penetranza, quindi con effetti minori rispetto a quelli di una vera mutazione. Se il genotipo del padre fosse G85E-T7 / T5-TG lungo (lunghezza del frammento uguale o maggiore di 12), l’azoospermia che ha di recente scoperto potrebbe rientrare in una sindrome correlata al gene CFTR (CFTR-RD = CFTR Related Disease). Oggi l’infertilità da azoospermia dovuta a CFTR-RD può essere affrontata mediante tecniche di prelievo del seme direttamente dal testicolo e successiva Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
Abbiamo detto sopra che c’è il 50% di probabilità che il figlio erediti solo la mutazione G85E del padre oppure solo la G85E della madre. Se eredita solo la G85E della madre, e non eredita la G85E del padre, può ereditare dal padre la combinazione T5-TG lungo e presentare una sindrome correlata al gene della fibrosi cistica, verosimilmente con azoospermia, come quella del padre.
L’argomento è molto complesso e queste informazioni non sostituiscono in nessun modo il colloquio con un genetista esperto di fibrosi cistica, che si raccomanda vivamente. Come pure si raccomanda a chi scrive di completare le indagini genetiche e rivolgersi ad un centro specializzato per fibrosi cistica (ce n’è uno in ogni regione, l’elenco dei centri si può trovare sul sito www.sifc.it) per un inquadramento diagnostico. Non è possibile procedere solo in base a informazioni raccolte da soli, è importante rivolgersi a specialisti e strutture
che possono dare un aiuto qualificato e chiarificatore.