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26 Gennaio 2018

Riprendiamo il tema delle infezioni respiratorie ricorrenti nel bambino

Autore: Stefania
Domanda

Mio figlio ha avuto la prima bronchiolite a 6 mesi poco dopo l’ingresso al nido. A un anno e mezzo ha avuto la prima broncopolmonite bilaterale con ricovero ed è stato ritirato da scuola. Nel periodo in cui è stato a casa (frequentava però la piscina e le ludoteche) ha avuto una polmonite e diverse bronchiti asmatiche a gennaio, ad aprile e anche in estate, quando ha frequentato un centro estivo per i mesi di luglio e agosto con un ricovero a luglio per un forte broncospasmo. Da settembre frequenta la materna (adesso ha 3 anni e mezzo) e ha già avuto una bronchite asmatica, una polmonite (con ricovero di 24h in astanteria) e una broncopolmonite bilaterale (senza ricovero).
Dal primo episodio di polmonite ha fatto tutti i test possibili (test del sudore, tbc, esami del sangue, prick test) tutti negativi. Ha sempre risposto bene alla terapia (fluticasone come terapia di fondo e cortisone e broncodilatatore e antibiotici nelle fasi acute) e si è sempre ripreso in tempi brevissimi.
Non ha mai avuto altre malattie a parte quelle esantematiche, mai una tonsillite, una otite o altro.
Adesso mi chiedo se abbia qualcosa che non va, dato che il suo pneumologo ci ha detto che vuole sottoporlo a una tac (ha già fatto 4 RX torace che hanno solo evidenziato le infezioni in corso). Siamo molto abbattuti e preoccupati e vorremmo sapere se esiste un centro a Milano che segue i bambini che si ammalano di infezioni respiratorie ricorrenti, anche se non hanno patologie ben precise. Possibile che abbia la FC anche se i test sono risultati negativi? Grazie.

Risposta

Questo bambino sembra presentare una tipica condizione di infezioni respiratorie ricorrenti in forma consistente. Si vedano sul sito in questa rubrica numerosissime domande sul tema.

Queste infezioni ricorrenti (di natura virale in genere) si sanno essere abbastanza comuni nei bambini della prima infanzia: una condizione di rallentata acquisizione delle adeguate difese immunitarie, che tende a risolversi verso l’età della scuola. In alcuni casi sono manifestazioni modeste, mediamente con 2-3 episodi l’anno, in altri le manifestazioni sono più importanti e più frequenti. Per ragionare su elementi che possano far sospettare eventuali patologie di fondo rilevanti, occorre fare attenzione alla durata degli episodi acuti e agli intervalli liberi tra gli episodi. Le infezioni respiratorie ricorrenti abituali, anche se frequenti, hanno la caratteristica della brevità degli episodi, con intervalli completamente liberi da sintomi o, al massimo, con modesto catarro rinofaringeo; salvo eccezioni, non compromettono di solito lo stato generale e la crescita. Le patologie importanti, come fibrosi cistica, immunodeficienze gravi, malformazioni respiratorie, allergie respiratorie rilevanti, ed altro, vedono gli episodi di esacerbazione assai prolungati, la mancanza o quasi di intervalli veramente liberi da sintomi e in genere compromissione dello stato generale e della crescita.
Nel caso della domanda, la normalità del test del sudore, se correttamente eseguito, escluderebbe la fibrosi cistica, ma nel dubbio conviene comunque ripetere.

Quanto ai centri specializzati, ogni pediatria che si rispetti è competente in tema di infezioni respiratorie ricorrenti nei bambini. A Milano non mancano tali pediatrie: suggeriamo quella dell’istituto De Marchi (Via Commenda), perché annesso c’è anche un buon centro per la fibrosi cistica.

G. M.


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