Buongiorno, una domanda in ambito fiscale. Per non perdere la pensione di invalidità di cui beneficio in quanto soggetto FC, che soglia reddituale annua non devo oltrepassare? Grazie.
Approfittiamo di questa domanda per approfondire l’argomento.
Il diritto al riconoscimento dello status di invalido civile è sancito dalla legge e il diritto all’assegno mensile si attiva con il riconoscimento di almeno il 74% di invalidità.
La persona adulta affetta da fibrosi cistica, in linea generale, riceve quasi sempre una valutazione in percentuale del 100%.
Inps, ai fini dell’erogazione dell’assegno mensile (che nel 2022 è stato aggiornato e stabilito in € 291,69), distingue due fasce di reddito:
riconoscimento di invalidità del 100% – l’invalido civile riceve l’assegno mensile se il suo reddito personale annuale resta al di sotto di € 17.050,42
Sui limiti stabiliti per il 2022 si veda anche questo approfondimento sul sito della LIFC.
Se si superano questi limiti, l’assegno non viene erogato; se la situazione economica dell’invalido muta nel tempo, Inps sospende l’erogazione che potrà essere riattivata solo qualora il reddito personale scenda e torni al di sotto della soglia stabilita.
Ricordiamo inoltre che, da luglio 2020, la pensione degli invalidi civili totali riconosciuti con il 100% è stata incrementata. La maggiorazione, che può raggiungere nei casi più gravi di indigenza economica un importo massimo di € 364,70 mensili (da aggiungere all’assegno mensile), spetta se sono rispettati specifici criteri di accesso e limiti di reddito che in questo caso sono differenti a quelli indicati per l’invalidità civile.
I limiti di reddito da tenere in considerazione (mi raccomando, non si tratta di reddito ISEE) variano se si è sposati o no. Per avere diritto anche a questo beneficio sono necessari quindi i seguenti requisiti reddituali:
reddito personale dell’invalido non sposato (anche se questi vive in famiglia): limite massimo € 8.469,63;
redditi cumulati con il coniuge (reddito personale dell’invalido più il reddito personale del coniuge): limite massimo € 14.447,42 (se entrambe i coniugi hanno diritto all’incremento, questo concorrerà al calcolo reddituale).
Per la maggiorazione sono conteggiati tutti i redditi di qualsiasi natura: lavoro (dipendente, autonomo, parziale, occasionale, ecc), borse lavoro, pensioni previdenziali (ovvero quelle riconosciute sulla base dei contributi versati), reversibilità, i redditi tassati alla fonte (ovvero tutti i redditi anche se esenti da IRPEF). Non sono conteggiati: il reddito della casa di abitazione, le pensioni di guerra, le indennità di accompagnamento.
Trattandosi di “incremento”, ricordiamo che l’importo della maggiorazione varia in base al reddito dichiarato, fino ad azzerarsi tanto più l’importo del reddito sale.
Riassumendo, un invalido civile riconosciuto con il 100% che rientra nei parametri reddituali per l’erogazione dell’assegno di invalidità civile (limite 2022 – € 17.050,42) e per l’erogazione dell’intera maggiorazione, percepisce mensilmente circa € 655,00.