Gent.mi, pongo una domanda alla quale non trovo risposta: se un farmaco esiste già in USA e viene impiegato per la cura contro Pseudomonas aeruginosa e se il paziente in questione non risponde più ad altri antibiotici, esiste una possibilità che se ne autorizzi l’uso anche in Italia? Se si, di solito quali sono i tempi? Grazie di cuore.
Si immagina che la domanda si riferisca ad antibiotici nuovi attivi contro Pseudomonas aeruginosa multi resistente agli antibiotici che siano approvati in altra nazione e che attendano di essere approvati in Italia dall’autorità competente.
Intanto va detto che attualmente sono disponibili in Italia tutti gli antibiotici oggi disponibili ed impiegabili contro le infezioni da Pseudomonas. Nel caso di resistenza a molti di questi antibiotici quando vi sia infezione seria si ricorre a strategie diverse per attaccare comunque il batterio: dall’alternanza di antibiotici, all’associazione di due o più antibiotici, all’infusione continua, alla combinazione endovena ed aerosol, ed altre ancora.
Nel caso di un antibiotico nuovo, con proprietà avanzate rispetto ai batteri multiresistenti (c’è molta ricerca in questo campo, anche con progetti finanziati da FFC), di solito dopo l’approvazione all’uso e al commercio nel paese in cui è stata presentata per primo la richiesta di approvazione da parte della industria produttrice, segue la pratica di approvazione in altri paesi, compreso il nostro. I tempi per le seconde approvazioni variano molto da paese a paese (da pochi mesi a un paio di anni), in rapporto alle strategie aziendali della ditta produttrice ed ai vincoli di sicurezza e di costo posti dall’ente dedicato (in Italia l’AIFA). Ma va anche detto che, una volta che il prodotto è presente sul mercato, anche di altro paese, è sempre possibile oggi procurarsi il farmaco attraverso varie vie commerciali.