Da sei mesi mia figlia ha lo Pseudomonas. A dicembre abbiamo fatto l’ultimo tentativo per eradicarlo.Vorrei sapere: se l’ultimo esame dell’escreato risultasse positivo, come si procede nella cura dello Pseudomonas. Grazie per l’attenzione.
Che cosa conviene fare nel caso specifico solo il centro che ha in cura e conosce tutto della bimba può correttamente deciderlo. Qui possiamo solo fornire alcuni concetti generali sul problema.
Di fronte ad un primo isolamento di Pseudomonas aeruginosa, anche in assenza di sintomi, vi è oggi generale tendenza a trattare con appropriato antibiotico, che viene ripetuto anche con più cicli nel caso non si ottenga l’effetto di eradicazione al primo ciclo, nonostante manchino ancora sicuri criteri sui tempi e sul numero di cicli che conviene adottare. Le strategie di eradicazione attuate e attuabili sono diverse: si può ricorrere anche ad un ciclo endovenoso di antibiotico scelto tra quelli risultati attivi all’antibiogramma. Quando ripetuti tentativi di eradicazione non sortiscono effetto si ha una condizione di “colonizzazione cronica” o “infezione cronica” (quest’ultima, se vi sono anche segni o sintomi di infiammazione polmonare) da Pseudomonas aeruginosa.. A quel punto il medico può decidere di aspettare gli eventi, specialmente se non vi sono segni/sintomi di malattia respiratoria e il bimbo sta bene (vi sono casi in cui il batterio scompare spontaneamente) oppure mettere in atto un trattamento continuativo anti-Pseudomonas, ad esempio con aerosol di tobramicina.