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10 Luglio 2023

Quando iniziare la terapia con i farmaci modulatori del canale CFTR per rallentare i danni provocati dalla malattia

Autore: Cristina
Domanda

Buongiorno mio figlio (2009) il 7 gennaio 2022 ha avuto una pancreatite acuta. Dai vari accertamenti è emerso pancreas divisum per cui si sottopone tuttora a posizionamento di stent e revisione ogni 3/4 mesi e in più è portatore di Leu997Phe e F508Del (diagnosticato alla nascita). Ha avuto un solo ed unico episodio di pancreatite gli indici di funzionalità pancreatica sono tornati nella norma. Così come sono nella norma gli indici di funzionalità respiratoria.
Ci è stato proposto comunque di iniziare la terapia con i modulatori del canale CFTR. È giusta questa scelta???

Risposta

Riteniamo necessaria una premessa: la pancreatite cronica e/o recidivante in età pediatrica è causata nella maggior parte dei casi da malformazioni anatomiche dei dotti pancreatici principali (detti del Wirsung) e/o di quelli minori (o del Santorini) responsabili della attivazione precoce degli enzimi digestivi (amilasi, lipasi e tripsina). Nei soggetti sani, questi enzimi si attivano nell’intestino entro il duodeno-digiuno dove svolgono un ruolo essenziale per digerire grassi, proteine e zuccheri.
Una seconda causa di pancreatite cronica/recidivante è la presenza di alterazioni genetiche: a tutt’oggi i geni identificati sono molti, tra cui anche il gene della fibrosi cistica (CFTR, Cystic Fibrosis Transmembrane Regulator). Se portatore anche solo di una mutazione, CFTR può essere causa di sviluppo di infiammazione pancreatica cronica anche in assenza della malattia fibrosi cistica: si parla di pancreatite CFTR-correlata.
Venendo alla domanda, mancano alcune precisazioni diagnostiche importanti relative al giovane paziente: per esempio, qual è il dosaggio del cloro al test del sudore. È vero che le due mutazioni CFTR riscontrate evidenziano la presenza di una mutazione molto importante (F508del) e un’altra molto lieve (L997F), ma il livello di cloro del sudore aiuta a definire il potenziale danno fisiopatologico. La mutazione L997F ha garantito un pancreas ancora sufficiente (quindi produttore di succo pancreatico ancora ricco di enzimi), motivo per cui si è sviluppata una infiammazione cronica pancreatica (il succo pancreatico è molto più denso e determina una attivazione degli enzimi pancreatici quando sono ancora dentro le vie escretrici pancreatiche).

Pur non avendo notizie della situazione microbiologica e infiammatoria del polmone vorremmo sottolineare l’importanza di poter iniziare i nuovi modulatori genetici, merito della presenza della mutazione F508del. Prima gli Stati Uniti(con l’agenzia regolatoria FDA), e oggi anche l’Europa (con EMA) e l’Italia (con AIFA) permettono l’uso dei modulatori genetici (sempre correlati alle mutazioni presenti) perché ormai è ampiamente dimostrato il loro ruolo terapeutico.
Ci permettiamo di suggerire alla mamma che ci scrive l’inizio immediato così come consigliato dal Centro di cura proprio con l’obiettivo di rallentare significativamente il danno polmonare, pancreatico ed epatico che il gene anomalo determina.

Dott.ssa Vincenzina Lucidi, medico pediatra FC


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