Un paziente FC residente in una regione ma seguito in un centro di altra regione, in che modo può accedere al vaccino a mRNA consigliato per la categoria? Lavorando anche in un settore che gli permetterebbe di usufruire invece del vaccino a tecnologia “classica” (AstraZeneca), cosa consigliereste di fare? Temporeggiare per quello a mRNA o fare subito il “classico”? In futuro, poi, si potrà cambiare tipologia di vaccino rispetto a quello fatto la prima volta? Grazie.
La politica vaccinale, ad oggi, si differenzia in modo anche importante tra le varie Regioni. In alcune di queste, infatti, è iniziata la campagna vaccinale nei confronti dei soggetti considerati “ fragili” tra i quali sono riconosciuti i pazienti affetti da fibrosi cistica, mentre in altre si presume ancora che i tempi di attesa siano intorno ai due mesi, nonostante le pressioni in atto. Con ogni probabilità (ma anche in questo campo le singole Regioni potrebbero prendere decisioni differenti) i pazienti dovranno farsi vaccinare nella Regione in cui risiedono; non possono fare riferimento per la vaccinazione a un centro al di fuori della propria regione.
Il programma vaccinale infine prevede, e in questo caso sembra esserci uniformità a livello nazionale, che ai soggetti “fragili”, anche se di età inferiore a 55 anni, sia somministrato il vaccino a mRNA, che, a tutt’oggi, si è dimostrato più efficace e altrettanto sicuro rispetto a quello con vettore virale tipo AstraZeneca. La possibilità personale di accedere in tempi brevi a questo secondo vaccino è da valutare in base alla previsione della campagna vaccinale nella propria Regione, tenendo presente però che a tutt’oggi non è prevista la possibilità di cambiare tipo di vaccino dopo la prima dose, anche perché la seconda dose di vaccino prevede tempi molto diversi tra i due tipi: tre settimane per il tipo mRNA e tre mesi per il tipo AstraZeneca.
