Buongiorno, essendoci casi di diabete in famiglia, è assicurato o prevedibile che mio figlio (con FC) erediti anche questo? Grazie per una risposta.
Per rispondere alla domanda bisogna sapere che tipo di diabete è quello presente in famiglia: il diabete di tipo 1 può insorgere anche nei bambini o comunque in età giovanile, è dovuto all’incontro fra una predisposizione genetica (una particolare caratteristica genetica) e uno o più fattori ambientali (non ancora conosciuti, si ipotizzano fattori virali, stress, trauma). La predisposizione genetica da sola non è sufficiente perché il diabete si manifesti, occorre la causa scatenante proveniente dall’ambiente. Questa causa (che non è detto che compaia sempre!) altera i meccanismi di riconoscimento del sistema immunitario dell’individuo nei confronti dell’insulina, l’ormone prodotto dal pancreas per metabolizzare gli zuccheri, e provoca l’avvio di un meccanismo di rigetto antiinsulina. Per questo oggi si parla del diabete di tipo 1 come di una malattia autoimmune, con inattivazione dell’insulina naturale e necessità di terapia insulinica sostitutiva. Per quanto riguarda l’ereditarietà, nel caso del diabete 1 fratelli e sorelle di un soggetto diabetico e figli di un padre diabetico hanno circa tra il 6 e il 10% di probabilità di ammalare di diabete 1. Il rischio diventa più basso se a essere diabetica fosse la madre.
L’altra più comune forma di diabete è il diabete di tipo 2, un tempo conosciuto come diabete mellito non insulino-dipendente, appunto perchè trattabile, almeno nelle prime fasi della malattia, non con insulina ma con farmaci ipoglicemizzanti per bocca, e spesso prevenibile attraverso un’adatta alimentazione e adeguato stile di vita. Infatti l’obesità e la vita sedentaria sono fattori determinanti nei confronti della comparsa del diabete 2, che avviene generalmente a partire dall’età adulta-matura . Anche nel diabete di tipo 2 c’è una predisposizione genetica (comunque meno importante che nel diabete di tipo 1): se c’è un parente di primo grado affetto (genitori) il rischio aumenta di tre volte rispetto alla popolazione generale; se c’è un fratello affetto il rischio aumenta solo leggermente rispetto alla popolazione generale.
La comparsa di diabete di tipo 1 o tipo 2 in persone con FC segue le regole della popolazione generale e quindi è relativamente rara. Molto più frequente, nel caso il malato FC abbia insufficienza pancreatica, è la comparsa del Diabete FC, un diabete secondario alla compromissione pancreatica appunto e con caratteristiche cliniche proprie, anche se più vicine a quelle del diabete tipo 2 (esordio lento, sintomi iniziali modesti). Il diabete FC può essere preceduto da una condizione chiamata “ridotta tolleranza glicidica”: è molto rara nei primi anni di vita ma diventa molto frequente con l’aumentare dell’età (circa il 40 % degli adulti ne è affetto, anche se spesso non prelude al diabete vero e proprio). Non sono a tutt’oggi chiarite nei dettagli le cause associate alla comparsa di Diabete nell’ambito della popolazione FC .
A partire dai dieci anni si consiglia il monitoraggio almeno una volta all’anno del metabolismo glicidico, tramite un’indagine chiamata curva da carico di glucosio per bocca, che è in grado di diagnosticare la presenza di qualsiasi alterazione, anche iniziale. Il test va effettuato più spesso nel caso ci fossero sintomi sospetti (dimagramento, ricorrenza d’infezioni respiratorie).