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20 Ottobre 2017

Quale tecnica più indicata per il trattamento dei polipi nasali in FC?

Autore: Davide
Domanda

Buongiorno, cosa ne pensate della possibilità di operare i polipi nasali (malato FC) con l’utilizzo del laser? Si tratterebbe nel mio caso di una recidiva dopo tre anni da precedente intervento di polipectomia. Grazie della disponibilità.

Risposta

La chirurgia endoscopica dei seni paranasali (ESS) è una modalità di trattamento sicura e ormai consolidata che nei pazienti affetti da fibrosi cistica, se attuata con metodiche chirurgiche e strumentario dedicato (ottiche, particolari ferri chirurgici endoscopici, microdebrider), ha dimostrato di migliorare la sintomatologia e la qualità della vita dei malati. La selezione del paziente per l’intervento chirurgico deve pertanto concentrarsi sul grado della malattia infiammatoria e sulla sua influenza sulla qualità della vita (insufficenza respiratoria nasale, cefalea, ipersecrezione, ipo/anosmia, disturbi respiratori nel sonno). Inoltre, non meno importanti sono le esacerbazioni polmonari correlate ad episodi di rinosinusite acuta e diminuzione della funzione polmonare. Alcuni autori, e noi con questi, sottolineano la riduzione del numero dei ricoveri per esacerbazioni polmonari nei primi sei mesi successivi all’intervento chirurgico ESS.
L’utilizzo del laser trova assai limitate indicazioni chirurgiche nella endoscopia nasosinusale e mai comunque come tecnica esclusiva. Gli obiettivi della chirurgia paranasale endoscopica sono quelli di fornire una migliore ventilazione dei seni paranasali allargando gli osti naturali attraverso cui essi drenano nel naso e pertanto lo strumentario chirurgico deve assolvere a questo compito rimuovendo, tagliando e asportando: nella mia esperienza personale l’utilizzo del debrider (una specie di aspiratore con una controcannula nel suo interno che, ruotando, taglia e asporta il tessuto) appare essere lo strumento più idoneo anche per la poliposi nasale. Infezioni localizzate, mucoceli, polipi, possono essere rimossi da queste regioni e dai seni stessi con tale sistema. Purtroppo, ancora oggi si sta lavorando a delle linee guida univoche nella indicazione chirurgica, spesso frenata dal fatto che la malattia della mucosa persiste anche dopo l’intervento, con elevati rischi di recidiva, talora anche a breve distanza dall’intervento stesso: anche in questi casi il laser non è attualmente considerato in letteratura come lo strumento più idoneo per il trattamento chirurgico in ESS.

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Dott. Maurizio Di Cicco Centro di Riferimento per le problematiche ORL della Fibrosi Cistica della Fondazione, Policlinico Cà Granda Milano IRCCS


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