Salve, vorrei esporre il mio problema sul batterio Pseudomonas aeruginosa. Tre mesi fa, in seguito a due tonsilliti curate con antibiotici generici, avendo le tonsille ancora gonfie e fastidi alla gola il mio medico di base mi ha consigliato di fare un tampone faringeo senza antibiogramma. É risultato il batterio Pseudomonas aeuruginosa, così il mio medico mi ha prescritto il Levoxacin di 500 mg per 5 giorni nonostante io soffra di epilessia. Vedendo che é controindicato per i pazienti epilettici, io non l’ ho voluto prendere. I fastidi sono passati da soli e la mia domanda ora é se questo batterio possa essere stato eliminato da solo dal mio sistema immunitario oppure no. E nel caso fosse ancora presente potrei conviverci senza troppi problemi di salute? Il mio medico ha detto che non avendo preso l’ antibiotico e i sintomi passati da soli posso stare tranquilla. Grazie dell’ attenzione.
Pseudomonas aeruginosa è un batterio molto diffuso in natura. Esso ha caratteristiche di batterio opportunista: cioè diventa patogeno, causando quindi malattia, solo in particolari condizioni, specialmente se vi è qualche difetto di difesa. La fibrosi cistica è una di queste condizioni. I difetti di immunità (uno dei difetti di difesa) predispongono ad acquisire Pseudomonas. Ma anche in soggetti che non hanno difetti di immunità o più in generale di difese, benché raramente, il batterio può attecchire e acquisire attitudini patogene, specie se l’organo che lo ospita ha cavità non ben aereate e con secrezioni stagnanti, come possono essere certe otiti o otomastoiditi croniche, certe sinusiti o anche le cavità bronchiectasiche della bronchite cronica dell’anziano o di alcune malformazioni congenite dei bronchi. Del tutto eccezionale è trovare Pseudomonas aeruginosa nelle tonsille, anche se in letteratura sono segnalati, pur rari, casi di questo genere (1). Nelle tonsilliti ricorrenti, come forse è il caso della domanda, è stato isolato talora da tampone tonsillare questo batterio (2). Difficile dire se esso sia in questi casi la vera causa della tonsillite o se la sua presenza sia semplicemente quella di ospite innocuo (“commensale”). Possiamo tuttavia immaginare che una tonsillite purulenta con base cronica e ricorrenza di esacerbazioni possa comportare un certo insediamento di questo batterio nelle cripte (piccole escavazioni entro le tonsille), favorito dalla protezione e dalla scarsa ossigenazione di questo ambiente.
Non meraviglia che questa presenza di Pseudomonas possa essere transitoria, proprio perché l’organismo sano è in grado di risolvere l’infiammazione tonsillare e quindi di togliere, assieme alle difese immunitarie, la condizione che aveva favorito l’insediamento del batterio. La certezza che Pseudomonas abbia definitivamente abbandonato le tonsille o altri organi a queste connessi può derivare solo dalla ripetizione dell’esame batteriologico, almeno per 2.3 volte.
Si veda su questo argomento su questo sito anche la domanda del 15.09.2009: Pseudomonas aeruginosa isolato dalla gola in un soggetto che ha tosse espettorante.
L’antibiotico levofloxacina ha effettivamente un’azione favorente, anche se non determinante, le convulsioni in un soggetto con manifestazioni epilettiche. L’epilessia è in realtà una controindicazione all’impiego di farmaci “chinolonici”, com’è appunto la levofloxacina.
1. Loganathan A, Arumainathan UD, Raman R. Comparative study of bacteriology in recurrent tonsillitis among children and adults. Singapore Med J. 2006 Apr;47(4):271-5.
2. Danielides V, Patrikakos G, Milionis HJ, Skevas A. An unusual case of recurrent tonsillitis due to Pseudomonas aeruginosa. Acta Otorhinolaryngol Belg. 2001;55(3):203-5.