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13 Giugno 2018

Il problema delle aflatossine per arachidi e loro derivati alimentari

Autore: Vittorio
Argomenti: Funghi, Varie
Domanda

Buongiorno, da varie fonti in rete ho scoperto che le arachidi possono essere colonizzate da alcuni ceppi di Aspergillus (anche il flavus) e che questa colonizzazione comporta la presenza di aflatossine (un metabolita dei miceti) nell’alimento. Il burro di arachidi, che è uno degli alimenti molto utilizzati dagli FC per il contributo calorico e per la presenza di grassi, ha un contenuto di aflatossine dell’89% inferiore rispetto agli arachidi non lavorati, quindi i rischi degli effetti tossici della sostanza sono molto ridotti e non preoccupanti, giusto? Ma il dubbio più importante è: per questo alimento (il burro di arachidi ottenuto da arachidi tostate, ma anche arachidi tostate semplici) c’è il rischio di trasmissione dell’Aspergillus flavus tramite l’alimentazione? E per chi ne fa un utilizzo abbondante? Gli stessi eventuali rischi possono esserci per noci, nocciole, mandorle, anacardi? E quali sono i metodi per non rischiare una contaminazione da Aspergillus? Grazie, cordiali saluti.

Risposta

Intanto occorre dire che la specie di Aspergillus (una famiglia di funghi microscopici) che può interessare la patologia umana è l’Aspergillus fumigatus e non l’A. flavus. Nella fibrosi cistica è frequentemente in causa la colonizzazione broncopolmonare da Aspergillus fumigatus (per inalazione di spore), che in alcuni casi può provocare una complicanza polmonare immuno-allergica chiamata Aspergillosi Broncopolmonare Allergica (ABPA). Arachidi e altri frutti secchi non pongono il problema della trasmissione di questi funghi quanto invece la possibilità che essi (arachidi in particolare), quando contaminati dalla specie Aspergillus flavus, possano contenere delle sostanze prodotte dal fungo, le aflatossine. Sono micotossine che hanno un certo potenziale cancerogeno in dipendenza dalla dose che ne viene assunta. C’è un recente report su questo problema (1), elaborato da un comitato dell’Autorità Europea per la Sicurezza del Cibo (EFSA: European Food Safety Authority) su richiesta della Commissione Europea. Merita leggere il report per chi volesse approfondire questo tema. In sintesi, si può arguire da quel rapporto che le arachidi e i prodotti alimentari da esse derivati, attualmente disponibili in Europa, non costituiscono un rischio cancerogeno di rilievo, legato alla loro possibile contaminazione da aflatossine, presenti in genere a livelli sotto la soglia di rischio. Il report si occupa soprattutto di prevedere quale possa essere l’effetto sulla salute di un eventuale incremento del livello massimo di aflatossine da 4 a 10 microgrammi per chilo di peso corporeo.

1) Effect on public health of a possible increase of the maximum level for ‘aflatoxin total’ from 4 to 10 μg/kg in peanuts and processed products thereof, intended for direct human consumption or use as an ingredient in foodstuffs. Efsa Journal. 08 February 2018.

G. M.


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