Salve, sono la mamma di una bambina FC di 5 anni che sta abbastanza bene, vi scrivo per una informazione riguardante e-flow rapid. Mia figlia fa aerosolterapia 2 volte al dì (aerosol: semifisiologica, pep mask) utilizzando come apparecchio per nebulizzare il Nebula, apparecchio compressore, come è noto, molto rumoroso e con tempi di nebulizzazione di circa 30 minuti per 4 ml di soluzione semifisiologica, quindi direi lunghi. Pertanto, mi chiedevo se era previsto dall’ASL di Palermo, dove sono residente, l’acquisto di e-flow rapid, un apparecchio aerosolizzatore che sembra più efficace e più veloce anche se più costoso. Cosa posso fare per averlo per la terapia di mia figlia in sostituzione al Nebula? Grazie per l’attenzione
Innanzitutto ricordiamo che le ASL provvedono a fornire al domicilio del malato di fibrosi cistica gli strumenti e i presidi terapeutici che prescrive il centro regionale di riferimento per la fibrosi cistica presso cui è il cura il malato. Naturalmente, il centro di cura deve motivare la necessità di quel determinato strumento e le ASL tendono giustamente ad economizzare, preferendo, a parità di funzionalità, lo strumento che costa meno. Se il centro ritiene necessario sostituire l’aerosolizzatore attualmente in uso con uno più appropriato dovrà quindi farne richiesta motivata all’ufficio apposito dell’ASL.
Ma la domanda offre l’opportunità di commentare quanto riferisce la nostra interlocutrice. Ci chiediamo intanto perché viene usata per l’aerosol, che precede (immaginiamo) la seduta di fisioterapia con pep-mask, la soluzione “semifisiologica” (cioè soluzione fisiologica diluita a metà con acqua distillata). In genere si usa per aerosol (con qualche eccezione) una soluzione che rispetti la concentrazione “fisiologica” dei tessuti del corpo, in modo da assicurare l’equilibrio “osmotico” tra l’esterno e l’interno delle cellule. Non vi è ragione plausibile di usare “semifisiologica” se si è convinti che una soluzione di sale sia utile: converrebbe usare fisiologica. C’è però anche da chiedersi a che cosa possano servire pochi cc di acqua e sale prima della fisioterapia: a fluidificare le secrezioni bronchiali? E’ vero che una tale prassi è entrata da anni nell’uso corrente di parecchi centri, ma bisogna dire che non vi sono evidenze che ciò veramente serva. Diverso invece è l’impiego di soluzione salina ipertonica (soluzione di sale al 6-7% al posto di circa l’1% della fisiologica): questa, si, crea uno squilibrio a livello delle mucose respiratorie, tant’è vero che in alcuni soggetti è irritante, ma c’è convinzione, più o meno dimostrata, che tale soluzione contribuisca ad idratare le secrezioni bronchiali favorendone la rimozione. Diverso è anche l’impiego di un mucolitico, tipo il pulmozyme, soprattutto quando vi siano secrezioni bronchiali purulente. In sostanza, c’è un legittimo dubbio che alcune pratiche si facciano un po’ ritualmente, senza essere del tutto sicuri della loro utilità: il problema però è quello del tempo che si impiega per tali pratiche. Comunque queste cose andrebbero discusse apertamente con il centro di cura, che potrà avere argomenti scientifici più validi dei nostri..
E veniamo alla questione del tempo di aerosol. Lo strumento elettronico “e-flow rapid” certamente nebulizza più rapidamente le soluzioni terapeutiche, ma anche la soluzione fisiologica, rispetto ai classici nebulizzatori jet. Tuttavia, va precisato che sinora tale strumento è stato sperimentato e validato solo per tobramicina (tobi), colimicina, salbutamolo, pulmozyme e, in via sperimentale, per un nuovo antibiotico aerosolizzabile, l’aztreonam-lisina (vedere anche in domande risposte del 10.03.09 Amuchina e disinfezione dei nebulizzatori con parti metalliche). Ci si chiede se valga la pena acquisire tale strumento, effettivamente assai costoso e delicato, solo per aerosolizzare pochi cc di soluzione fisiologica (o semifisiologica).
Quanto all’aerosolizzatore jet (nebula) i nostri consulenti fisioterapisti sostengono che esso dovrebbe nebulizzare 3 cc di fisiologica in 10-12 minuti. Quando ciò non avviene è probabile che l’ampolla nebulizzante sia logorata (si logora particolarmente con la disinfezione al calore): essa andrebbe cambiata ogni 2-3 mesi almeno.