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30 Maggio 2008

Probabilità di avere figli FC dopo risultato negativo del test per il portatore

Autore: Valentina
Domanda

Gent.mi dottori, devo effettuare una fecondazione assistita. A mio marito è stata riscontrata una”delezione completa della regione AZFc (b2/b4)”. Ha effettuato il test per la fibrosi cistica. Vi chiedo cortesemente un parere riguardo al referto seguente e se ritenete opportuna una consulenza con un buon genetista: “Risultati: il paziente risulta negativo per tutte le mutazioni analizzate ed è omozigote 7T/7T per il polimorfismo IVS8 poly-T. Rischio: sulla base delle diverse frequenze delle mutazioni FC stimate nella popolazione italiana, l’analisi molecolare. effettuata permette una caratterizzazione di circa il 77% delle mutazioni FC, con un rischio residuo del soggetto in esame di essere portatore di circa 1/100”. Questa percentuale è statisticamente importante?
Grazie dell’attenzione.

 

Risposta

E’ indispensabile che chiediate una consulenza genetica, perchè è importante che abbiate spiegazione delle indagini che il marito ha fatto. Sono due indagini diverse: uno riguarda un gene, il gene CFTR e le sue mutazioni, l’altra riguarda un cromosoma: il cromosoma Y (caratteristica del sesso maschile).

Non è stata trovata nessuna mutazione del gene CFTR (“il paziente risulta negativo per tutte le mutazioni analizzate”); sono state identificate delle varianti dello stesso gene (7T/7T), del tutto innocue, specialmente in assenza di vere mutazioni. Però il test che il marito ha fatto non è in grado di diagnosticare tutte le mutazioni del gene CFTR (ne diagnostica la massima parte: il 77%) . Questo vuol dire che il marito ha una probabilità “residua” di essere portatore, perchè potrebbe avere qualche mutazione che il test non è stato in grado di trovare. La probabilità residua che egli sia portatore è di 1 su 100 (=1 per cento). Ci chiede se è una probabilità bassa o alta. Diciamo che è certamente più bassa di prima che facesse il test: prima infatti aveva 1 probabilità su 25 di essere portatore (che equivale a 4 per cento), perchè questa è la probabilità di una persona qualsiasi della popolazione generale di essere portatore. Adesso, dopo il risultato del test questa probabilità è scesa a 1 per cento, anche se non è diventata zero.

Si capisce meglio se questa probabilità è alta o bassa se si ragiona sul rischio di avere figli con FC. Stante il risultato del test nel marito, non avendo l’interlocutrice storia di malattia FC in famiglia, e nel caso che essa non abbia fatto il test del portatore (non ci viene peraltro data questa informazione), questo rischio si può stimare come molto basso, circa 1 su 10.000, in confronto al rischio generico prima del test di 1 su 2.500. Se la nostra interlocutrice avesse fatto o facesse il test del portatore e questo risultasse negativo come per il marito, la probabilità di avere un figlio con FC ad ogni gravidanza sarebbe di 1 su 40.000.

Per altre informazioni sul test per il portatore del gene FC, suggeriamo la lettura del documento “Il test per il portatore sano di Fibrosi cistica“.

Per quanto riguarda l’indagine sul cromosoma Y, essa viene fatta perchè si sa che su questo cromosoma c’è una zona che coinvolge più geni e che è indispensabile per una normale produzione di spermatozoi. Essa è chiamata regione AZF (Azoospermia Factor) e comprende tre sottoregioni indicate ciascuna con la lettera a,b,c.(1). In questo caso il test dice che c’è una delezione (= mancanza o asportazione) di un frammento (la sottoregione c) della regione AZF: questa potrebbe essere la causa di una scarsa produzione di spermatozoi.

1) Raimondo S et all “La genetica nell’infertilità maschile” Springer Ed. 2008

 

G. Borgo


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