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1 Settembre 2013

Persona con FC che intende trasferirsi per lavoro fuori d’Italia

Autore: Federico
Domanda

Buongiorno, ho 18 anni e sono affetto da fibrosi cistica. Ho ricevuto una grande opportunità di lavoro a Vienna e dovrei partire non appena riesco ad avere notizie precise circa il centro FC in quella sede. Insomma, nessuno sa dirmi come mettermi in contatto con loro, l’ospedale dove tutt’ora sono in cura ha chiesto a me di informarmi sui documenti necessari per essere inserito e seguito presso il centro di Vienna. In più non riesco ad avere notizie precise circa il rifornimento dei farmaci che qui vengono dati gratuitamente dalla ASL.

 

Risposta

Se si ha intenzione di partire per un paese appartenente alla Comunità Europea, come in questo caso l’Austria, per motivi di lavoro, prima di partire è necessario assicurarsi di essere in possesso della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), che permette una copertura sanitaria limitata alle cure necessarie. In alternativa, se si ha bisogno di un’assistenza sanitaria completa alla pari degli assistiti del paese scelto e dove si svolge l’attività lavorativa, si può richiedere prima di partire, alla ASL di appartenenza, il modello S1 (vedi Ministero della Salute: Nota – 7 febbraio 2012 – PD S1 S2 e SEDs; Nota 20 luglio 2010 Documenti portabili e SED’s; Circolare 28 settembre 1993) che sostituisce i seguenti ed ormai obsoleti attestati di diritto: E106, E109, E120, E121; tali documenti così detti “portabili” sono attestati di diritto che vengono rilasciati agli assistiti e che devono essere presentati subito presso un’istituzione di sicurezza sociale dello stato estero. La competenza per l’emissione del modello S1 è della ASL ed in casi particolari dello stesso Ministero della Salute.

Fa differenza la tipologia del lavoro che si andrà a svolgere:

– se l’interessato andrà a lavorare per una ditta italiana o in proprio potrà farsi rilasciare dall’ASL il formulario S 1 (ex E 106) che gli garantirà in Austria una copertura sanitaria completa (ma non la totale gratuità perché potrebbero essere previsti ticket);

– se andrà a lavorare per una ditta straniera le autorità del Paese ospitante potranno chiedergli d’iscriversi in Austria.

Se si dovesse aver bisogno di cure mediche, presentando la TEAM o il certificato sostitutivo al medico, all’ospedale pubblico o alla struttura convenzionata, la persona avrà diritto a tutte le cure medicalmente necessarie, anche se non sono urgenti.

Se, per una qualsiasi ragione, non si è potuto utilizzare la TEAM o il certificato sostitutivo provvisorio, è necessario conservare le ricevute e l’eventuale documentazione sanitaria in modo tale che al rientro in Italia si potrà richiedere il rimborso delle spese sanitarie sostenute alla propria ASL di appartenenza che lo effettuerà in base alle tariffe dello Stato estero.

Se il soggiorno all’estero supera i 30 giorni e si decide di utilizzare la TEAM, questo deve essere comunicato alla propria ASL per la sospensione del medico di famiglia, come previsto dalle norme in vigore. Se invece si utilizza il modello S1 sarà la ASL a provvedere direttamente a sospendere il medico di famiglia.

Al rientro in Italia (in entrambi i casi), alla scadenza prevista o in anticipo rispetto alla stessa, è necessario recarsi presso la propria ASL per ripristinare il rapporto con il medico di fiducia o effettuare una nuova scelta del medico.

In caso di rientro saltuario in Italia si ha diritto alle prestazioni incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) garantite alla generalità dei cittadini; in particolare, qualora la brevità del rientro risulti incompatibile con i tempi previsti per la re-iscrizione nell’elenco degli assistibili del proprio medico di fiducia, si ha diritto all’assistenza medico-generica e pediatrica attraverso il sistema delle visite occasionali ed i servizi di guardia medica con oneri a proprio carico, per i quali si potrà richiedere il rimborso.

Al momento del rientro definitivo dall’estero si dovrà andare presso la propria ASL e scegliere il medico di fiducia che potrà essere, se disponibile, lo stesso che si aveva al momento della sospensione.

Si deve comunque specificare che, come meglio spiegato dal Ministero della Salute – Direzione Generale Programmazione Sanitaria – al quale è stato chiesto chiarimento in merito, le gratuità che si ha diritto ad avere in Italia non sempre è garantita in Austria, in quanto “il diritto comunitario che disciplina l’assistenza all’estero non prevede la reciprocità, ma solo che l’assistito di un altro Stato sia trattato come l’assistito dello Stato ospitante. Poiché nella generalità delle prestazioni l’assistito austriaco è chiamato a pagare ed a volte importi molto superiori ai ticket italiani, anche l’assistito italiano è tenuto allo stesso; sempre la normativa comunitaria stabilisce che al rientro l’assistito possa ottenere il rimborso di parte di quanto pagato”.

È bene comunque, prima di partire, farsi rilasciare dal Centro di Cura regionale un certificato specifico e dettagliato, tradotto nella lingua del paese che si è scelto, che elenchi la situazione sanitaria del paziente, la terapia farmacologica prescritta (possibilmente citando il principio attivo perché a volte il nome commerciale del farmaco è differente), le precauzioni e le indicazioni sanitarie necessarie. L’assistente sociale del Centro Regionale di Riferimento, se presente, potrà sicuramente guidare il paziente nella preparazione della documentazione, facendolo sentire sostenuto e non solo.

È bene comunque partire con una buona scorta di farmaci dall’Italia per non rischiare di restare senza nel primo periodo di trasferimento.

Va aggiunto infine, come comunicatoci da CF-Austria (Cystische Fibrose Hilfe Österreich), in Austria non esiste un luogo di cura specializzato per i pazienti affetti da FC, come invece siamo abituati a trovare in Italia. Tuttavia è possibile individuare i siti ospedalieri presso i quali si curano persone con FC al seguente link: www.cf-austria.at/cf-betreuung/cf-zentren/wien.html

Un elenco dei siti di cura a Vienna, in Austria, sono disponibili online al sito: www.cystischefibrose.at. Un buon riferimento per le cure FC si trova anche al link: muko.info/leben-mit-cf/angebote-fuer-betroffene.html .

Esistono anche Associazioni che possono essere contattate ai seguenti recapiti:
www.cf-austria.at/cf-vereine/wien-niederoesterreich-n-burgenland.html
www.medshz.org/index.php/gruppen-in-wien/24-cystische-fibrose .

 

Dott.ssa Vanessa Cori, Assistente Sociale Lega Italiana Fibrosi Cistica Onlus


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