Prima domanda
Buongiorno, mi scuso per il disturbo, sono malata di FC. Scrivo per chiedere se c’è una certificazione specifica che tuteli gli spostamenti di parenti anche per distanze lunghe per consegnare viveri e farmaci a chi si è messo in isolamento volontario? A causa di questa emergenza ho deciso di autoisolarmi, purtroppo non sono molto vicino a casa e i miei devono uscire dalla provincia di Treviso ed entrare in quella di Venezia per portarmi cibo e medicinali. Mi chiedevo se appunto, a parte l’autocertificazione, ci fosse un documento più specifico per tutelarli quando una volta alla settimana circa vengono qui. In attesa di una cortese risposta vi auguro una buona giornata. Cordialmente,
Jessica
Seconda domanda
Buonasera, perché i nostri centri non si attivano per la telemedicina con sistemi di comunicazione che possano coinvolgere i medici che ci conoscono di più? Nelle ultime settimane si sono adeguate molte aziende con il telelavoro, persino la scuola si è adeguata in fretta al sistema a distanza, invece i nostri centri hanno (giustamente) interrotto day hospital e ambulatori ordinari per riservare contatti solo alle urgenze. Ma non è privando solo dei contatti che si risolve il problema, o meglio è vero che si evitano contagi ma si sposta il problema privando chi ha bisogno di assistenza o supporto continuo, peggiorando la propria salute per carenza di personale che può seguire i pazienti. Vediamo i nostri centri privati dei medici che ci conoscono di più perché magari spostati in altri reparti per l’emergenza Covid-19, e messi a rispondere al telefono specializzandi che non ci conoscono e non ci possono dare il giusto supporto. Non è il caso che i nostri centri si attivino con l’aiuto delle associazioni con la telemedicina? Sarebbe un qualcosa che potrà rivelarsi utile anche superata l’emergenza. Grazie.
Vittorio
Risposta alla prima domanda
Per l’aiuto di terzi al supporto per gli approvvigionamenti, anche fuori provincia, non ci sono problemi sostanziali. Basta integrare l’autocertificazione (il modulo è stato aggiornato) con tutte le informazioni richieste a chi fa il servizio, al suo tragitto, alle ragioni degli spostamenti. Si possono ampliare le informazioni ed è utile che chi chiede il servizio confermi in calce al modulo, con propria firma e possibilmente con numero di carta d’identità, la ragione dello spostamento indicata dal volontario. Utile allegare al modulo la prescrizione o l’ultima lettera di dimissione del Centro FC.
Risposta alla seconda domanda
In questi giorni i centri FC stanno in sostanza attuando e potenziando una forma di telemedicina che già abitualmente praticano: ampio uso del contatto telefonico o via email. In genere questo è abbastanza sufficiente. Una forma più avanzata di telemedicina dovrebbe comprendere la possibilità di trasmettere da casa, tramite sistema telematico appropriato, anche alcuni dati funzionali, in particolare spirometria e saturimetria cutanea. Un tale sistema è stato sperimentato anni orsono presso alcuni centri e qualcuno lo applica in qualche misura anche oggi. In ogni caso, questo modo di comunicazione clinica non può sostituire il colloquio diretto con i medici, i fisioterapisti, gli infermieri. Ci risulta che questo viene attuato con assoluta dedizione, particolarmente in questi giorni.