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2 Ottobre 2010

Nuovi cammini della speranza per i malati di cancro: il caso dell’Escozul

Autore: Alessio
Domanda

Buongiorno, ho visto pochi giorni fa un servizio delle “Iene” su Italia 1 che parlava di questo nuovo farmaco Escozul, proveniente da Cuba e con apparenti effetti benefici per la cura dei tumori. Ascoltando cosa esattamente sembra curare questo farmaco naturale, mi chiedevo se potesse rappresentare un farmaco benefico anche per i pazienti affetti da FC. Sono consapevole della poca conoscenza del farmaco e dei suoi effetti, però magari voi avete maggiori opportunità per informarvi su tale farmaco soprattutto al riguardo della fibrosi cistica. Grazie

Risposta

Di questo prodotto (chiamato “escozul”) proveniente da Cuba ne sappiamo forse meno di quanto ne sa il nostro interlocutore. Non se ne trova cenno nelle pubblicazioni scientifiche. Le uniche informazioni si trovano in qualche dispaccio o passaparola Internet. Si tratterebbe di un estratto di veleno dello scorpione blu prodotto da un’azienda che ha sede a L’Avana (Labiofarm). L’azienda produttrice sostiene di aver iniziato la fase 3 di valutazione clinica e di tenere un registro di tutti i pazienti trattati sinora, parecchie migliaia, ma non ha pubblicazioni scientifiche reperibili né vi è nozione di studi clinici con questo prodotto nel registro internazionale dei trial clinici. L’estratto avrebbe azione analgesica, antinfiammatoria e antitumorale. Verrebbe impiegato in persone con qualche forma di cancro, che testimonierebbero spesso di aver ricavato beneficio dal trattamento. Al momento viene distribuito gratuitamente a L’Avana (bisogna andare là a prenderlo) a chi è in grado di documentare la malattia tumorale da cui è affetto (http://thisiscuba.net).

Non abbiamo notizie di un coinvolgimento terapeutico di tale prodotto nella fibrosi cistica. Tuttavia, merita segnalare l’interesse suscitato alcuni anni orsono (dal 2004) dal veleno di scorpione blu (Leirus quinquestriatus hebraeus) presso un gruppo di ricerca di Atlanta (Georgia), per la proprietà di alcune componenti del veleno di interferire con la funzione dei canali di secrezione del cloro negli epiteli. Il potere dei veleni di serpenti, scorpioni, lumache, ragni sarebbe legato a tossine costituite da peptidi (cortissime molecole proteiche) che paralizzano le prede bloccando i canali di potassio, calcio e sodio. Gli studiosi di Atlanta isolarono in quel veleno un peptide, cui dettero il nome di GaTx1, capace di inibire reversibilmente anche alcuni canali del cloro (1,2,3). Nella più recente (2007) delle pubblicazioni di quel gruppo su questa sostanza (4), l’interesse del gruppo viene focalizzato proprio sul canale del cloro costituito dalla proteina CFTR e viene ipotizzato che la tossina peptide sia in grado di legarsi a quelle molecole proteiche, denominate chaperoni, che impediscono alla CFTR mutata nella fibrosi cistica (tipica condizione indotta dalla mutazione DF508) di maturare e raggiungere la membrana apicale. Il GaTx1 avrebbe quindi l’effetto di correttore di CFTR. Tuttavia va sottolineato che gli studiosi di Atlanta hanno finora attribuito a questo peptide il valore di sonda adatta a meglio conoscere i meccanismi molecolari che regolano la vita e la funzione di CFTR, come di possibili altre proteine di questo tipo: non hanno prodotto sinora alcuna evidenza su possibili azioni terapeutiche di questa molecola. Va anche detto che a tuttoggi non vi è stato seguito a quegli studi né vi sono state conferme o smentite. Un commento divulgativo su questi studi è stato scritto nel 2008 (5)

Solo un breve commento in margine. Tutto è possibile, e la natura può riservare sorprese anche attraverso gli scorpioni. Tuttavia il diffuso malcostume di dare spazio ed enfasi popolare a cure di cui non sono stati dimostrati scientificamente i benefici e i rischi può esporre facilmente a false illusioni e talora a danni. Con la salute non si può scherzare né speculare. Se questo prodotto (Escozul) ha probabilità di essere utile è doveroso da parte di chi lo propone di esporsi al rigore della validazione scientifica prima di imporre a chi soffre nuovi tribolati cammini della speranza.

1. Fuller Md, et al. Inhibition of CFTR channels by a peptide toxin of scorpion venom. Am J Physiol Cell Physiol. 2004;287:C1328-41

2. Fuller MD, et al. The block of CFTR by scorpion venom is state-dependent. Biophys J. 2005;89:3960-75

3. Thompson CH, et al. Inhibition of ClC-2 chloride channels by a peptide component or components of scorpion venenom. J Membr Biol. 2005;208:65-76

4. Fuller MD, et al. State-dependent inhibition of cystic fibrosis trans membrane conductance regulator chloride channels by a novel peptide toxin. J Biol Chem. 2007;282:37545-55

5. Vogel A. Scorpion venom: peptide discovered in venom may hold key to secretory diseases. Research http://gtresearchnews.gatech.edu/newsrelease/scorpion-venom.htm

G.M.


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