Buongiorno, il riscaldamento centrale della nostra abitazione in inverno è alto, purtroppo non modificabile, e l’umidità degli ambienti scende quasi sempre a valori attorno al 30%. Con l’eccezione di questi giorni di freddo intenso, la temperatura media con tale riscaldamento è di ca. 24-25° C. Mi hanno consigliato l’acquisto di un umidificatore, e sarei orientata all’acquisto di un apparecchio ad ultrasuoni per il basso consumo energetico. Soffrendo di FC (FEV1 medio 48-50%), non so però se è meglio scegliere un umidificatore a vapore freddo o con funzione di preriscaldamento. Nei modelli che ho visto in commercio, la versione a vapore freddo è a volte associata ad una funzione di ionizzazione; la ionizzazione manca però nei modelli con vapore preriscaldato. Potete per favore aiutarmi nell’orientamento all’acquisto? Grazie mille.
Non abbiamo purtroppo risposte tecniche che possano soddisfare la nostra interlocutrice. La giusta umidità dell’ambiente domestico è importante: 40-60%. Il mercato offre sofisticate apparecchiature, ma non è detto che queste, quanto più sofisticate (come l’umidificazione con ionizzazione), rappresentino soluzioni sempre ottimali. Talora può bastare un umidificatore semplice, tradizionale, ad ampia superficie di evaporazione posto sul radiatore del riscaldamento. Se si ricorre ad un umidificatore del mercato basta un vaporizzatore sia freddo che preriscaldato, dipende da quanto si vuole spendere. Va benissimo anche quello ad ultrasuoni. Ma ci permettiamo di suggerire che la temperatura ottimale di un ambiente domestico in inverno non dovrebbe superare i 22 gradi.
Si vedano anche le domande del 06.02.11 (Ambiente domestico: microclima e umidificatori) e del 22.01.08 (Umidità, clima e fibrosi cistica).
