Buongiorno, ho letto nella sezione “Progressi di ricerca” l’articolo dell’11 maggio 2011 intitolato: “Sistema più rapido ed efficiente per la terapia antibiotica inalatoria in FC“. Vorrei segnalare un’incongruenza contenuta nell’articolo: PARI LC PLUS non è un nebulizzatore ad aria compressa, ma una ampolla che si può associare a diversi apparecchi aerosol della ditta PARI. Inoltre, questa ampolla viene venduta solo più in associazione a due apparecchi aerosol della PARI (il Pari Basic e il Pari Compact). Tutti gli altri apparecchi aerosol che la ditta PARI indica come specifici per le vie aeree inferiori ed attualmente in commercio (Pari Junior Boy, Pari Turbo Boy, Pari Boy SX e Pari Boy Mobile) sono venduti in associazione all’ampolla chiamata PARI LC SPRINT. Essa è dotata del sistema “PIF control”: in fase di inspirazione una membrana (o valvola) restringe lo spazio di passaggio dell’aria: ciò costringe la persona ad inalare lentamente il farmaco, in modo che esso raggiunga in profondità i bronchi. Riferimento: http://www.pari.de/en/products/lower_airways.html Sarebbe interessante sapere con quale apparecchio è stata usata l’ampolla PARI LC PLUS, e se esistono studi sull’efficacia dell’utilizzo dell’apparecchio Pari Boy SX in associazione alla più recente PARI LC SPRINT. Grazie mille.
Effettivamente nell’articolo pubblicato sono messi a confronto due dispositivi chiamati nell’articolo inglese “nebulizer”: il dispositivo ad aria compressa (nebulizzatore Lc plus con compressore) ed il dispositivo elettronico a membrana vibrante (e-flow). Ma ha ragione la nostra attenta lettrice a precisare che il PARI LC PLUS è in realtà un’ ampolla (ovvero un jet nebulizzatore) che funziona con compressori di vario tipo e varia potenza: in questo caso è stato usato il compressore PARI PRONEB Ultra. E’ probabile, ma non ne abbiamo documentazione sperimentale, che i diversi nebulizzatori Pari ad aria compressa, abbinati ai diversi compressori venduti dalla stessa ditta, così come altri di diversa origine, abbiano efficienza simile a quella indicata nello studio, cioè con tempi di nebulizzazione piuttosto lunghi rispetto al dispositivo elettronico e-flow.
