Vorrei avere indicazioni sulla mutazione L1065P, soprattutto il fenotipo ad essa legato e dove si può reperire materiale di approfondimento.
La mutazione del gene CFTR denominata L1065P fu per la prima volta identificata in una singola famiglia francese nel 1992 e descritta nel 1994 (Ghanem N et Al, Genomics 1994;21: 434-436): era presente, in combinazione con la mutazione DF508, in un paziente di 20 anni, che era stato diagnosticato a 1 mese di vita , aveva un test del sudore francamente positivo, modesti sintomi respiratori e sufficienza pancreatica. La stessa mutazione fu riscontrata nell’Italia meridionale dal gruppo di F.Salvatore e G. Castaldo di Napoli con una frequenza dell’1,3% in una serie di 396 cromosomi esaminati (Castaldo G et Al, Clin. Chem. 1999;45:957-962). In Sicilia sembra interessare il 3% degli alleli affetti. Gli autori italiani non descrissero il fenotipo di tutti i casi (4 in tutto, se non andiamo errati) ma fornirono sommarie notizie cliniche di un paziente omozigote per quella mutazione (cioè avente la stessa mutazione su entrambi i cromosomi della coppia 7): aveva 18 anni, presentava “una lieve forma polmonare e gastrointestinale di CF”; tuttavia egli presentava insufficienza pancreatica (definita moderata) ed un lieve interessamento epatico. Questo è quanto ci riporta la letteratura ed è anche quanto viene documentato su questa mutazione dal database internazionale delle mutazioni CFTR di Toronto nell’aggiornamento del 2002 (http://genet.sickkids.on.ca). Se avremo ulteriori informazioni, di cui abbiamo fatto richiesta, le comunicheremo. Con così scarse informazioni cliniche, al momento non appare molto corretto tentare di definire più in generale il “fenotipo”, cioè le conseguenze cliniche presumibilmente associate con questa mutazione. Sul piano tecnico-molecolare la mutazione si trova sull’esone 17b, è una mutazione cosiddetta “missense”, caratterizzata dalla sostituzione della base T con la base C, che comporta nella proteina sintetizzata la sostituzione dell’aminoacido Leucina con l’aminoacido Prolina al livello 1065 della sequenza di aminoacidi della proteina stessa. (Risposta integrata con le informazioni fornite dal Dr. C. Castellani, consulente genetista del Centro CF di Verona).