I bambini che hanno questo problema possono avere benefici portandoli spesso in zone marine. Il contatto con il mare e lo iodio può portare benefici? Grazie.
Immaginiamo che il problema indicato nella domanda sia quello della fibrosi cistica. Certamente l’ambiente marino, inteso come la fascia di sabbia o la scogliera che sta molto vicino alle onde del mare ha qualche fattore terapeuticamente utile. L’atmosfera di questo ambiente è una specie di aerosol naturale, in cui l’acqua, ed il suo contenuto salso-iodico, dispersa in minute particelle (specie con le onde di scogliera) può avere un suo effetto benefico e fluidificante delle secrezioni bronchiali. A questo si può aggiungere che il movimento e il gioco libero in tale ambiente sono anche un fattore di esercizio fisico e respiratorio significativo. Tuttavia, tutto questo ha significato qualora il contatto con il mare sia quasi abituale e non basato su sporadiche, anche se frequenti, sedute marine. Tutto questo comunque comporta obbligatoriamente la fedeltà al regime terapeutico prescritto dal centro che segue il bambino e andrebbe considerato solo come supporto integrativo alle cure, anche se non possiamo trascurare la questione di fondo: chi non abita sul mare aggiungerebbe al carico abituale che comporta questa patologia anche quello dei trasferimenti nell’ambiente descritto.