Buongiorno, sebbene l’utilizzo di mascherine non sia più obbligatorio, il loro uso è ormai “sdoganato” e indossarla non crea più disagio come prima della pandemia, almeno per gli adulti. In caso di frequentazione di ambienti di lavoro in cui sono presenti muffe sui muri, quali mascherine sono indicate per avere una buona protezione? Bastano le ffp2 o sarebbero meglio le ffp3 o altri dispositivi? Grazie.
La letteratura internazionale più recente testimonia (qui) che l’uso di maschere oro-nasali a protezione delle vie aeree è stato, durante la pandemia da COVID 19, indiscutibilmente efficace nel ridurre le infezioni respiratorie nei soggetti affetti da patologie croniche broncopolmonari, tra cui la fibrosi cistica. È certo, quindi, che l’uso di una mascherina oro-nasale in ambienti chiusi, sovraffollati o potenzialmente nocivi dal punto di vista ambientale è utile, se pure non più obbligatorio, per evitare l’ingresso di virus, batteri e funghi nelle vie respiratorie. Quindi, facendo ogni volta una valutazione costo/beneficio rispetto all’attività che si sta svolgendo, comprensiva anche delle eventuali ricadute psicologiche soprattutto nei più giovani, pensiamo che possa essere consigliabile continuare a usare, in situazioni di maggior rischio, questi presidi sanitari. Quanto alla scelta del tipo di mascherina da usare ricordiamo che, anche se la classe di mascherine FFP3 offre la protezione massima possibile, le mascherine FFP2 sono comunque sufficienti per limitare il rischio di esposizione ad agenti nocivi, poiché comportano soltanto una debole riduzione della capacità di filtrazione (92% contro 96% rispettivamente).