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28 Aprile 2015

L’INPS modifica i criteri di valutazione della gravità per FC nell’accertamento degli stati invalidanti

Autore: Monica - Antonio
Argomenti: Assistenza sociale
Domanda

Prima domanda

Dall’articolo www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=27239&fr=n risulta che ci sono importanti novità rispetto alla legge 104 per la FC. In particolare l’INPS comunica che agli adulti deve essere sempre riconosciuta la caratteristica di gravità (art. 3 comma 3). Potete aiutarci a capire come si devono muovere quei soggetti a cui non è attualmente riconosciuta la gravità, essendo stata magicamente “tolta” con la visita di revisione effettuata all’età di 18 anni? Grazie mille.

Monica

Seconda domanda

Salve, la lega italiana fibrosi cistica sta diffondendo un opuscolo in cui si prevede un accordo raggiunto con l’inps sulla non rivedibilità dei pazienti con fc conclamata e già accertata. Bene, tra un mese ho la revisione dell’accompagnamento per la bambina, cosa debbo fare per evitare di portarla inutilmente a quell’inutile visita burocratica? Grazie.

Antonio

 

Risposta

Il 10 aprile u.s. l’Inps ha inviato a tutte le sue sedi medico legali presenti sul territorio nazionale il documento denominato “Fibrosi Cistica – Contributo tecnico-scientifico per l’accertamento degli stati invalidanti” (1); tale Documento rappresenta, per le commissioni mediche dell’Inps, precisi parametri da seguire per la valutazione del paziente con fibrosi cistica. L’Istituto, a seguito del lungo dialogo avuto in questi ultimi anni con la LIFC (Lega Italiana Fibrosi Cistica Onlus) ha convenuto su quanto la malattia, a volte poco conosciuta e spesso sottovalutata nella sua ricaduta sociale, sia da ritenersi malattia ad alto impatto sociale. Per tale motivo, come recita il Contributo tecnico-scientifico, “la valutazione medico legale dei pazienti con Fibrosi Cistica, infatti, a prescindere dall’età e dalla variante genetica della patologia, non può risolversi in un mero calcolo algebrico … va effettuata anche tenendo conto dell’inevitabile compromissione globale della qualità di vita e delle ripercussioni psico-relazionali che la malattia comporta anche quando il paziente risulti all’esame clinico in condizioni apparenti del tutto simili a quelle dei propri coetanei e l’anamnesi induca a pensare ad una sufficiente perfomance scolastica o lavorativa. … Risulti di tutta evidenza come il paziente con Fibrosi Cistica, a prescindere dall’età e dalla variante genetica, sia da considerarsi in ogni caso portatore di handicap con connotazione di gravità – art.3 comma 3 L.104/92”. Per chi volesse quindi richiedere il riconoscimento di questo diritto, è possibile presentare domanda all’Inps nella modalità standard (direttamente sul sito Inps se muniti di codice Pin o attraverso l’ausilio di CAF e/o Patronati). Per chi invece possiede già il riconoscimento dello stato di handicap ma senza la connotazione di gravità riconosciuta dall’art.3 comma 3, è possibile richiedere un aggravamento della propria situazione. Si consiglia di stampare il PDF scaricabile sul sito della LIFC ed allegarlo alla documentazione da presentare al momento della visita (1). A breve la LIFC fornirà ai pazienti il cartaceo ufficiale attraverso i Centri di Cura e le Associazioni presenti sul territorio.

1. www.fibrosicistica.it/wp-content/uploads/2015/04/INPS-linee_guida_valutative_per_la_fibrosi_cistica-DEFINITIVE.pdf

 

Dott.ssa Vanessa Cori, Assistente Sociale Lega Italiana Fibrosi Cistica Onlus


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