Buongiorno, sono una ragazza con fibrosi cistica e vi scrivo per porre una domanda riguardante la sudorazione notturna. Personalmente l’ho sempre riscontrata in concomitanza con le riacutizzazioni polmonari o immediatamente prima, interpretandola ormai con un “campanello d’allarme” e procedendo all’attacco con la terapia antibiotica. Preciso che non mi riferisco ad una sudorazione “normale” che può avvenire durante la notte ma ad una sudorazione eccessiva, del tutto anomala e che si ripete finché l’antibiotico non fa effetto. Dopodiché, al miglioramento delle condizioni di salute, la sudorazione scompare! Tempo fa al centro mi hanno detto che questa è uno dei sintomi dei batteri atipici ma non sono mai stata colonizzata da batteri atipici! La domanda è: è documentata una correlazione tra infiammazione/infezione polmonare ed eccessiva sudorazione notturna o no? Cosa significa questo “segnale”? Vi ringrazio anticipatamente per il vostro costante supporto.
Come indica il nome, la eccessiva sudorazione (o iperidrosi) notturna si verifica alla sera o durante il sonno non associata a condizioni climatiche ambientali. L’iperidrosi può essere primitiva (cioè non essere causata da una specifica patologia) o secondaria a un problema clinico: in quest’ultimo caso è comunque un sintomo abbastanza raro, che si manifesta solo in alcuni soggetti
La eccessiva sudorazione notturna non è compresa nell’ambito della sintomatologia tipica della fibrosi cistica e quindi, per i pazienti FC che la manifestano, vanno considerate le ipotesi diagnostiche valide nella popolazione generale.
Tra le numerose cause di sudorazione notturna occupano un posto di primo piano le infezioni. Come correttamente descritto nella domanda, spesso anche prima della comparsa dei sintomi tipici associati al quadro infettivo si manifestano episodi di iperidrosi, che poi si risolvono alla risoluzione dell’infezione. Non esiste, a nostra conoscenza, una associazione dimostrata tra iperidrosi notturna e infezioni da micobatteri atipici, che sono comunque da considerare come potenziali agenti infettivi in fibrosi cistica e come tali da cercare, di regola, nelle culture escreato delle vie respiratorie.