Sono alla diciottesima settimana di gravidanza e dopo aver fatto il NIPT (Diagnosi Prenatale Non Invasiva) completo ho scoperto che io e mio marito siamo entrambi portatori sani di FC, avendo rispettivamente le mutazioni N1303K (forma classica) e F1052V (forma atipica). Posto che per avere una diagnosi certa dovrò aspettare la nascita del bambino (non voglio fare l’amniocentesi) e che la pre morfologica non ha riscontrato l’iperecogenicità dell’intestino e ha evidenziato la colecisti, ci sono probabilità che sia solo un portatore sano? Se invece gli abbiamo trasmesso entrambe le mutazioni, la sintomatologia può essere lieve essendo una forma classica associata a una lieve?
Ci sono casi con queste mutazioni? Grazie mille.
La domanda non è molto chiara in quanto la NIPT è un test di screening e non diagnostico che va a valutare il DNA fetale presente nel sangue materno rilasciato in circolo attraverso la placenta. Essendo un test di screening esprime una probabilità e non una diagnosi. Inoltre a oggi è validato per le principali anomalie cromosomiche e non per le condizioni monogeniche, vale a dire le malattie genetiche dovute a mutazioni di un singolo gene (come la fibrosi cistica). Per saperne di più si può vedere qui.
Non è indicato l’esito della NIPT su DNA fetale e non è chiaro come mediante il risultato della NIPT sia stato possibile accertare lo stato di portatore sano nei genitori.
La fibrosi cistica è una malattia genetica ereditaria che viene trasmessa quando due genitori sono entrambi portatori sani di una mutazione CFTR e trasmettono entrambi la mutazione al figlio. Una coppia di portatori sani di fibrosi cistica a ogni gravidanza presenta la probabilità:
– del 25% di avere un figlio che ha ereditato sia la mutazione paterna che la mutazione materna;
– del 25% di avere un figlio che non ha ereditato né la mutazione paterna né quella materna;
– del 50% di avere un figlio che ha ereditato o la mutazione paterna o quella materna ed è portatore sano di questa mutazione.
Queste probabilità sono indipendenti dal sesso del nascituro.
In questa coppia la situazione è complicata perché:
– la mutazione N1303K è una delle più frequenti mutazioni del gene CFTR; solo se associata a una seconda mutazione CFTR è sicuramente causa di malattia FC in forma “classica” (coinvolgimento di più organi e andamento peggiorativo con l’età).
– la F1052V non è invece una vera mutazione; per quello che oggi si sa è classificata come una variante della sequenza del gene CFTR con effetti clinici incerti. Se associata a una vera mutazione CFTR, come per esempio N1303K, si può comportare talvolta come patogena (e dare una forma tipica di malattia) e talvolta come una variante innocente priva di effetti clinici. In questo caso il figlio potrebbe essere solo portatore (sano) di N1303K.
Vi è anche un’altra possibilità: che F1052V, sempre combinata con N1303K, possa dare effetti clinici modesti. In questo caso il figlio potrebbe essere affetto da una forma benigna di malattia FC, talora localizzata a un solo organo (es: polmoni oppure, se maschio, apparato riproduttivo; indenne il pancreas), che prende il nome di CFTR-RD, sindrome correlata alla fibrosi cistica.
Non si può prevedere il comportamento di F1052V in ogni singola gravidanza, perché si ritiene possa essere correlato alla presenza di altri geni che possono influenzare CFTR e le sue mutazioni o varianti.
Nel database CFTR2.org è riportato un numero molto modesto di soggetti con malattia FC classica e genotipo composto dalla variante F1052V e vera mutazione CFTR.
È importante sapere che sarà l’andamento dello stato di salute del bambino dopo la nascita a chiarire gli effetti del genotipo e per questo saranno probabilmente necessarie ulteriori indagini presso un centro specializzato per FC. Inoltre va riportato che, nel caso, a nostro parere molto improbabile, in cui ci fosse diagnosi di FC classica, oggi negli USA, ma non ancora in Europa, sono disponibili due farmaci attivi su F1052V (Symkevi e Kalydeco).
È importante anche sottolineare che non sempre la fibrosi cistica presenta un esordio prenatale con iperecogeneicità delle anse intestinali, così come non tutti i riscontri di iperecogeneicità delle anse intestinali negli accertamenti prenatali sono associati a fibrosi cistica.
Il consiglio che possiamo dare è quello di rivolgersi a un centro e/o genetista con una particolare esperienza di fibrosi cistica per chiarire tutti i punti dubbi: il tema è complesso e richiede anche più di una consulenza. Le informazioni che qui abbiamo dato non possono essere ritenute sostitutive di tali indispensabili colloqui.