Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . L’assorbimento di Kaftrio è maggiore se viene assunto con alimenti ricchi in grassi

10 Novembre 2021

L’assorbimento di Kaftrio è maggiore se viene assunto con alimenti ricchi in grassi

Autore: Chiara
Domanda

Ho da poco iniziato la terapia Kaftrio+Kalydeco. Vorrei avere dei chiarimenti in merito alla quantità di cibo da assumere con questi farmaci. Nel bugiardino c’è solo un elenco di alimenti e non sono specificate le dosi: è possibile avere una maggiore chiarezza su quanto cibo assumere, magari anche con degli esempi pratici, che penso saranno molto utili a tutti quelli che hanno iniziato la terapia?
Inoltre, riguardo alle tempistiche: è ben specificato cosa fare se ci si dimentica di prendere la dose ma, in generale, volevo sapere se non rispettiamo perfettamente le 12 ore ma si sfora di 10/15 minuti, può creare problemi all’efficacia della terapia?

Risposta

Kaftrio è un farmaco nato dalla combinazione di tre molecole: elaxacaftor, ivacaftor e tezacaftor. L’assunzione del cibo, in particolare di grassi, può aumentare l’assorbimento di elexacaftor e ivacaftor anche di due volte; ciò non vale per tezacaftor.
Per questi motivi è bene assumere il farmaco subito dopo aver ingerito cibi a elevato contenuto in grassi: per la colazione è sufficiente una tazza di latte o un paio di fette di pane spalmate di burro e marmellata o uno yogurt intero con frutta secca. Per la cena è più facile, perché quasi tutte le preparazioni di cibo hanno una quota di grassi (olio e/o burro) e quindi l’assunzione a fine pasto assicura l’ingestione di una buona quantità di grassi. La raccomandazione sull’ingestione di grassi riguarda il momento dell’assunzione del farmaco e non l’intera giornata.
Per quanto riguarda le tempistiche delle somministrazioni, l’intervallo tra le due compresse deve essere di circa 12 ore. Un simile intervallo di tempo può corrispondere a quello tra la prima colazione (ore 8) e alla cena (ore 20). Il “circa” significa che variazioni entro i 30 minuti non influiscono sui livelli del farmaco del sangue.

Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora