Sono la mamma di una bimba di sei anni affetta da fibrosi cistica. Vorrei avere maggiori informazioni su questo farmaco dal nome anakinra, in particolare capire se anche chi è affetto da questa patologia lo può assumere e se è efficace. Grazie.
Anakinra è un farmaco ad azione antinfiammatoria, già presente in commercio con il nome di Kineret e usato nel trattamento dell’artrite reumatoide e di altre patologie su base infiammatoria e autoimmune. Il suo meccanismo d’azione consiste nel bloccare l’attività biologica di una molecola, chiamata interleuchina, coinvolta nella risposta infiammatoria del nostro corpo.
Recentemente, il farmaco ha avuto un momento di risonanza per il suo uso nelle forme gravi di Covid-19 e per il suo ruolo nel combattere l’eccessiva risposta immunitaria provocata dal virus SARS-CoV-2 (qui un approfondimento). Lo scorso mese, AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ne ha approvato l’uso per il trattamento di soggetti ospedalizzati con Covid-19.
Da qualche anno anakinra è anche al centro dell’interesse della ricerca sulla fibrosi cistica, proprio grazie alle sue proprietà antinfiammatorie. FFC Ricerca ha finanziato alcuni progetti in merito, si vedano FFC#22/2014, FFC#9/2016 e FFC#17/2020. L’ultimo, FFC#17/2020, si propone di individuare nuove formulazioni e nuovi modi per somministrare l’antinfiammatorio in persone con fibrosi cistica. Attualmente, infatti, le persone con artrite reumatoide si devono sottoporre a iniezioni sottocutanee quotidiane di anakinra.
L’uso di anakinra in fibrosi cistica non è ancora stato autorizzato: il percorso di sviluppo del farmaco è arrivato alla fase 2 della sperimentazione, che è quella volta a studiare la sicurezza e l’efficacia di un composto per la malattia di interesse. Il trial clinico di cui stiamo parlando è promosso dall’Università di Heidelberg e la sua partenza era prevista a ottobre 2021, ma da quanto emerge dal database che raccoglie tutti gli studi clinici attivi nel mondo, il reclutamento dei partecipanti non è ancora partito e non ci sono aggiornamenti in merito.
Le prospettive future per anakinra in FC rimangono sostanzialmente legate alla possibilità di individuare nuove formulazioni, diverse da quella sottocutanea. Ciò permetterebbe di facilitare il suo cosiddetto riposizionamento, cioè l’uso di un farmaco in patologie diverse da quelle per cui è già stato sperimentato e approvato.