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11 Aprile 2013

La determinazione dell’emoglobina glicosilata non serve per scoprire precocemente una intolleranza al glucosio o un diabete

Autore: G.
Argomenti: Esami clinici
Domanda

Salve. E’ utile fare l’esame della curva da carico OGTT prima di aver controllato il valore dell’emoglobina glicata oppure farlo anche quando quest’ultimo esame è nella norma? Grazie. Cordiali saluti

Risposta

L’emoglobina glicosilata non è molto precisa quando è usata per individuare precocemente eventuali alterazioni del metabolismo glucidico (1): a questo scopo, qualora ci sia il sospetto sia d’intolleranza al glucosio che di diabete (calo di peso, infezioni respiratorie ricorrenti), il test da eseguire a qualsiasi età e indipendentemente dal valore dell’emoglobina glicosilata è la curva da carico di glucosio, oppure, più semplicemente, un “profilo glicemico” (monitoraggio delle glicemie a digiuno e a due ore dal pasto, a tutti i pasti, almeno per un giorno o due).

L’emoglobina glicata o glicosilata è l’emoglobina (proteina contenuta nei globuli rossi) che è entrata in contatto con il glucosio e si è legata ad esso (processo di “glicosilazione”). Tanto più c’è glucosio nel sangue, tanto più è facile che una quota di emoglobina si leghi al glucosio e che questo legame duri per tutto l’arco di tempo nel quale rimane in vita il globulo rosso che contiene l’emoglobina stessa (circa 120 giorni). Per questa ragione l’emoglobina glicosilata viene anche definita la “spia” che indica quali sono stati i valori delle glicemie nel periodo precedente il controllo. A grandi linee (ma i dati possono variare a seconda delle metodologie di analisi utilizzate), ad un 6% di emoglobina glicosilata corrisponde una glicemia media di 120 mg/ml; ad un 7% una media di 150 mg/ml e così via, con un aumento di un punto percentuale per ogni 30 mg per ml di glicemia.

Ma è importante sapere che in FC l’emoglobina glicosilata non è utilizzata come indagine per valutare precocemente la comparsa di un disturbo del metabolismo glicemico (vedi sopra); piuttosto viene usata come indicatore del compenso glicemico quando il soggetto ha una condizione di diabete che richiede terapia insulinica e si vuole conoscere l’aderenza alla terapia nel periodo precedente la visita o il controllo: ecco che il valore dell’emoglobina glicosilata dà informazioni attendibili che possono essere anche in contrasto con quanto riferito dal paziente stesso.

1) http://www.fibrosicisticaricerca.it/domanda-e-risposta/Intolleranza-al-glucosio-diabete-ed-emoglobina-glicosilata, 13/02/2012

G. Borgo


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