Buongiorno, vorrei sapere se sia possibile rivolgersi presso strutture che si occupano di pazienti FC al di fuori della propria regione, benché si sia già seguiti da un centro e quale sia la procedura per farlo. Inoltre vorrei avere delucidazioni circa l’impiego della tomosintesi polmonare nei soggetti affetti da FC: quali sono i risvolti terapeutici e prognostici di questa procedura? L’utilità di questa tecnica è comprovata?
Grazie.
In Italia è possibile rivolgersi a qualsiasi centro regionale o servizio di supporto per la fibrosi cistica, senza alcuna procedura speciale se non quella, raccomandabile, di una richiesta documentata e assistita fatta dal proprio medico curante. L’ideale sarebbe concordare con l’attuale centro di cura il trasferimento o la consulenza presso altro centro. Si vedano i Centri e i Servizi di Supporto italiani alla pagina: sifc.it/contenuti/i-centri-di-cura-di-fibrosi-cistica.
Quanto alla tomosintesi digitale si tratta di una tecnica radiografica fatta con acquisizione elettronica delle immagini, simile in qualche modo alla TAC. Rispetto a quest’ultima, la nuova tecnica ha il vantaggio di usare dosi assai più basse di radiazioni. La tecnica è stata già largamente impiegata per l’esame del seno e più recentemente è stata estesa in qualche parte per lo screening dei tumori polmonari. Non conosciamo esperienze fatte o descritte nel campo della fibrosi cistica, per la quale rimane l’indicazione alla radiografia torace standard per i controlli correnti e alla TAC a spirale a larghi intervalli per monitorare con più precisione l’evoluzione dello stato polmonare.