Buonasera, (riferimento libro “siamo solo noi”). Mi chiamo Laura, abito a Cremona e da otto anni seguo mia mamma, affetta da atrofia fronto temporale, che da due anni è tracheomizzata in ventilazione meccanica e con ossigeno 1/lt al minuto. L’alimentazione avviene tramite PEG. Da due anni è comparsa sulla lingua la Pseudomonas aeruginosa trattata solo con antibiotici comuni, che non hanno dato risultati. Mia mamma ha 68 anni ed è alettata. Pur consapevole che questo si occupa di Fibrosi Cistica, chiedo se posso essere aiutata informandomi se esistono altri trattamenti innovativi per questo batterio. In attesa di una gradita risposta porgo cordiali saluti.
Pseudomonas aeruginosa è un batterio che non infetta soltanto le vie aeree dei malati di fibrosi cistica, ma può interessare anche altre persone, specialmente se vi sono condizioni morbose che favoriscono l’attecchimento del batterio, in genere a causa di un difetto di difese generale o anche locale. Sembrerebbe questo il caso della persona indicata nella domanda, di cui non ci viene detto peraltro se i medici curanti considerano la presenza di Pseudomonas (a livello della lingua?) come causa di vera infezione o semplicemente di una condizione “saprofitica” al momento innocente.
Comunque, se Pseudomonas è causa di infezione che provoca sintomi e danni, per il trattamento bisogna regolarsi sulle indicazioni dell’antibiogramma, esame che testa a quali antibiotici è sensibile quel ceppo batterico isolato dal paziente. Peudomonas aeruginosa è spesso resistente a molti antibiotici. Quelli a cui è abitualmente più sensibile sono: Ceftazidime, Meropenem, Chinolonici, Tobramicina. E tuttavia vi possono essere resistenze anche a questi. Nelle forme di infezione importante si ricorre all’associazione di due di tali antibiotici (specialmente Ceftazidime + Tobramicina e Meropenem + Tobramicina).