Mia figlia di 16 mesi ha contratto lo Pseudomonas aeruginosa nella zona dei genitali esterni e, non so come, abbiamo fatto una cura endovena di ceftazidime per 4 giorni e poi intramuscolo per altri 5 giorni. Ora, dopo 15 giorni, il batterio è stato isolato di nuovo, non piu’ sulle grandi labbra ma sul clitoride. E’ la cura giusta o ci sono altre tipologie di antibiotico più specifico?
I pazienti affetti da fibrosi cistica soffrono di infezioni croniche a livello delle vie aeree e il principale germe patogeno isolato dalle vie aeree è Pseudomonas aeruginosa.
Il germe è un comune abitante del suolo e delle acque, ma è presente anche su molte piante. Occasionalmente il germe può trovarsi a livello della cute, per lo più nelle zone umide come ascelle e inguine. In condizioni normali è stato ritrovato anche nel 10% dei campioni di feci umane, che possono rappresentare fonti di contaminazione cutanea.
Anche se le ragioni della particolare recettività delle vie aeree del paziente fibrocistico per il germe non sono ancora note, il paziente non presenta alcuna particolare suscettibilità alle infezioni cutanee da P. aeruginosa.
Date le caratteristiche ubiquitarie del germe, il semplice contatto con l’organismo non è considerato sufficiente per la colonizzazione o l’infezione. In soggetti non affetti da FC le infezioni a livello degli altri organi o tessuti si verificano concomitantemente alla compromissione dei meccanismi di difesa dell’organismo, lesione di cute o mucose o alterazione consistente della normale flora.
Non so se esistano altre ragioni cliniche che abbiano suggerito l’opportunità di iniziare il trattamento antibiotico nella piccola paziente. Anche se le Linee Guida di cui attualmente disponiamo sottolineano l’importanza del tempestivo riconoscimento dell’infezione e del trattamento di P. aeruginosa, tali indicazioni sono da ritenersi specifiche per le vie aeree dei pazienti FC, e non per altri distretti, come nel caso della domanda. L’esecuzione di esami colturali per la ricerca di P. aeruginosa su cute di pazienti affetti da FC, ove non supportata da altre specifiche indicazioni cliniche, e il relativo trattamento antibiotico a seguito dell’isolamento del germe a livello cutaneo non appaiono utili per la terapia della malattia di base.
Difficile dire se il trattamento eseguito, di cui parla la domanda, sia stato quello “giusto”: dipende dalla valutazione clinica fatta dai curanti e dalla sensibilità agli antibiotici testata in laboratorio sul ceppo di Ps aeruginosa isolato (ndr).
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