Buonasera, a mio figlio di 4 anni affetto da fibrosi cistica è stata diagnosticata una sospetta poliposi nasale, ha una evidente occlusione che non gli consente da tempo di respirare dal naso. Per questo motivo è stato programmato un piccolo intervento chirurgico, preceduto però da una preparazione antibiotica per via endovenosa. La mia domanda è la seguente: perché in altri centri per la stessa situazione viene somministrato l’antibiotico per via orale? Preciso che mio figlio dall’espettorato che fa di frequente ha come batterio lo stafilococco.
I protocolli terapeutici utilizzati nei singoli Centri FC, a fronte di un intervento chirurgico programmato di sospetta poliposi nasale, sono differenti in base alle numerose variabili cliniche e microbiologiche che entrano in gioco. Tra i vari aspetti di cui è necessario tenere conto, assumono certamente un ruolo di primo piano le condizioni generali della persona che andrà incontro all’intervento, il tipo di intervento programmato e le caratteristiche microbiologiche e di sensibilità agli antibiotici dei germi presenti nelle vie respiratorie. Emerge, da queste note, l’impossibilità di commentare procedure terapeutiche messe in atto dai sanitari del Centro FC che seguono il bambino e che sono gli unici in grado di rispondere a tutte le domande associate al futuro programma di cura che lo riguarda.