La Bromelina può essere usata per ridurre forme infiammatorie nei soggetti con fibrosi cistica?
La bromelina è un enzima (o un complesso di enzimi) proteolitico, cioè digerisce le proteine. Originalmente viene estratto dal frutto e dal gambo dell’ananas, ma viene prodotto anche per sintesi chimica. Proprio per le sue proprietà proteolitiche viene impiegata nell’industria alimentare per intenerire le carni. È una di quelle sostanze, chiamate farmaci naturali, impiegate da parecchio tempo nella medicina popolare e si trova in commercio sia come farmaco (non prescrivibile SSN) sia come integratore alimentare. Viene impiegato nella medicina naturalistica in parecchie condizioni: come antinfiammatorio (anche in associazione con classici antinfiammatori, chiamati FANS), come antitrombotico, come antiedemigeno e anche come antidispeptico (per la sua proprietà digestiva), sia per bocca sia per applicazioni locali (es. nel caso di vene varicose, ma anche di contusioni, edemi e traumi). Non gode peraltro di molta sperimentazione scientifica.
Si ritiene che la sua azione antinfiammatoria si attui attraverso l’incremento di prostaglandine ad azione antinfiammatoria, a scapito di prostaglandine proinfiammatorie. Non conosciamo alcuno studio di impiego di questa sostanza nella cura della fibrosi cistica. Del resto il problema del trattamento dell’infiammazione (soprattutto polmonare) in fibrosi cistica non ha ancora trovato una soddisfacente soluzione. Non crediamo che la bromelina possa trovare un serio spazio terapeutico in questa malattia.