Buongiorno, gli antimicotici a uso topico (es. ketoconazolo o altri) sono incompatibili con Kalydeco come quelli assunti per via sistemica? Grazie, cordiali saluti.
Sappiamo che Ivacaftor (Kalydeco) è un substrato sensibile alla citocromo-ossidasi (CYP3A), un enzima epatico che può interferire con il metabolismo di alcuni farmaci. Il ketoconazolo è un potente inibitore di CYP3A e come tale è in grado di aumentare l’esposizione a vacaftor di 8,5 volte, quando somministrato concomitantemente, aumentandone cioè sensibilmente l’azione farmacologica. Simile effetto hanno altri antimicotici (impiegati di solito in FC contro l’infezione o la colonizzazione polmonare da Aspergillus fumigatus nell’aspergillosi polmonare allergica) come itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo, ma anche l’antibiotico claritromicina. Quando Ivacaftor deve essere somministrato in concomitanza con questi antimicotici, si raccomanda in genere di ridurre la dose di Ivacaftor a due sole somministrazioni settimanali di 150 mg (anziché 150 mg 2 volte al giorno). Più modesto inibitore di Ivacaftor (3,5 volte) è il fluconazolo: in questo caso la dose di Ivacaftor può essere ridotta a 150 mg una volta al giorno. Con l’occasione, ricordiamo che anche il succo di pompelmo e di arancia amara contengono componenti moderatamente inibitori di CYP3A e pertanto questi succhi dovrebbero essere evitati durante il trattamento con Kalydeco (informazioni fornite da Vertex).
Non abbiamo riscontrato invece informazioni sulla incompatibilità di Ivacaftor con antimicotici impiegati per uso topico (immaginiamo creme, lozioni e pomate per qualche infezione micotica cutanea o mucosa). Possiamo peraltro ragionare che la dose di farmaco in questi casi sia veramente assai modesta e il suo assorbimento per via sistemica sia complessivamente insignificante. Pensiamo pertanto che non sia necessario aggiustare la dose di Kalydeco quando è necessario ricorrere a trattamenti topici limitati.