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24 Novembre 2014

Gli antibiotici in polvere per inalazione possono avere effetto irritativo sulle prime vie aeree: a proposito di Colimicina (colistimetato sodico)

Autore: Carmen
Domanda

Ho 33 anni e ho la Fibrosi Cistica. La mia terapia è la seguente: Simbicort 2 puff, Broncovaleas 2 puff, Pep Mask, Pulmozyme, Colfinair, nell’ordine due volte al giorno. Dal 17 Novembre ho sostituito il Colfinair col Colobreathe. Durante l’inalazione del Colobreathe percepisco un “pizzicore” in gola che mi fa tossire, costringendomi a interrompere l’inalazione, che riprendo appena cessa la tosse. Vorrei sapere se l’interruzione e la ripresa dell’inalazione comprometta l’efficacia del farmaco, se ci sono accorgimenti per evitare la tosse e se avete notizie di una maggiore efficacia del Colobreathe rispetto al Colfinair. Distintamente.

Risposta

I farmaci in questione sono due preparati dell’antibiotico Colimicina (Colistimetato sodico) per inalazione. L’efficacia è sovrapponibile per i due preparati. Tuttavia il Colfinaire è un preparato in polvere da solubilizzare e quindi viene inalato come liquido con un nebulizzatore (vi sono due confezioni: da 1 milione di Unità e da 2 milioni di Unità), mentre il Clobreathe (una sola confezione da 1,6 milioni di Unità) viene inalato direttamente come polvere usando apposito inalatore. Tutti gli antibiotici somministrati per aerosol possono avere in qualche soggetto effetti irritativi sulle prime vie aeree (specialmente in soggetti con particolare suscettibilità a tale effetto) ma questo avviene in particolare con i preparati somministrati direttamente in polvere. Le preparazioni inalabili in polvere dovrebbero avere il vantaggio di un tempo breve di somministrazione (circa 3 minuti), ma va anche detto che vi sono oggi nebulizzatori di soluzioni (es. eflow rapid) che consentono tempi abbastanza rapidi (4-6 minuti con soluzioni di 3-4 ml).

Riteniamo che il trattamento continuo con colimicina per via inalatoria in soggetti FC con infezione cronica da Pseudomonas aeruginosa non vada interrotto se vi è evidenza di una sua efficacia protettiva sull’infezione. Si dovrebbe peraltro concordare con il centro di cura la formulazione del preparato che abbia il minimo effetto irritativo sulle prime vie aeree. E da questo punto di vista sappiamo che i preparati in soluzione sono in genere meglio tollerati.

G. M.


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