Salve, sono un paziente FC, ho letto la recente risposta alla domanda “Perdita di sopracciglia: madarosis– 19/07/2009″, circa le manifestazioni dello Stafilococco. Da circa 4 anni sono in presenza di una forte forma fastidiosissima di follicolite sul cuoio capelluto e dietro la schiena (ora inizia anche sul viso). Questa forma di follicolite mi è stata giustificata più volte da dermatologi come infezione da Stafilococco, riscontrata tra l’altro nell’ultimo ricovero che ho avuto in quanto si è manifestata anche come infezione polmonare, che mi ha fatto avere un peggioramento di salute. Dopo il ricovero, così come dopo ogni ciclo antibiotico, oltre a migliorare le mie condizioni di salute, scompariva anche la follicolite. Tuttavia l’effetto è sempre stato passeggero, circa una decina di giorni, mentre dopo il ricovero circa 20 giorni, per poi ricomparire la forma di follicolite (a livello polmonare invece non è ricomparsa). Mi chiedevo se esistesse una cura in particolare per la follicolite, senza aspettare di “stare male” e avere bisogno di un ciclo antibiotico, e inoltre evitare di “giocarmi” un antibiotico solo per questo motivo (anche se incide inevitabilmente sulla qualità di vita). Inoltre, la cura dell’infezione cutanea potrebbe prevenire una futura infezione a livello polmonare? Preciso che ho fatto una lunga cura (1,5 mesi) con minocin per eradicare lo stafilococco (ma con effetto pari a qualsiasi altra cura, cioè ricomparsa dopo 10 giorni), e altro trattamento locale con pomata “eritromicina gel” che non ha avuto alcun effetto. Grazie per la risposta.
Il nostro interlocutore ha già posto il problema della follicolite stafilococcica: vedere domanda del 07.04.09 (Follicolite e dermatite seborroica). Non abbiamo molto da aggiungere se non confermare che lo Staphylococcus aureus è di gran lunga la causa più frequente di follicolite/foruncolosi e che la sua eradicazione può essere effettivamente molto difficile (1). Non è dato di sapere perché alcune persone colonizzano più frequentemente e più tenacemente di altre lo Stafilococco a livello di annessi cutanei: certamente ci può essere qualche carenza di fattori di difesa di prima linea a tale livello. C’è da chiedersi, ma in realtà non lo sappiamo, se la forte salinità del sudore sia un fattore favorente in alcuni soggetti. Vi è oggi una tendenza crescente alla colonizzazione cutanea da parte di Stafilococco aureo meticillino-resistente (MRSA), specie di quello di acquisizione non ospedaliera ma ambientale (comunità) (2, 3). Nei confronti di tale ceppo è possibile che gli antibiotici tradizionali non siano attivi o non lo siano a sufficienza e che si debba ricorrere ad antibiotici più specificamente attivi nei confronti di MRSA acquisito in comunità. Come particolarmente attivi vengono segnalati il trimetoprim-sulfametossazolo (cotrimossazolo) e, tra le cefalosporine di ultima generazione, il cefdinir (2,3,4).
E’ anche difficile stabilire se l’infezione cutanea possa essere in qualche modo collegata all’infezione polmonare e pensare quindi che il trattamento dell’infezione cutanea possa prevenire quella polmonare: i meccanismi con cui si instaura l’infezione sono assai diversi nei due organi. Riteniamo invece importante, se non già fatto, che venga praticata una coltura batterica su essudato prelevato dai foruncoli cutanei: aiuterà a capire quale ceppo batterico sia in causa e qual è la sua sensibilità verso vecchi e nuovi antibiotici.
1. Ladhani S, Garbasi M. Staphhylococcal skin infections in children: rational drug therapy recommendations. Paediatr Drugs. 2005;7:77-102
2. Pallin DJ, et al. Increased US emergency department visits for skin and soft tissues infections, and changes in antibiotic choices, during the emergence of community-associated methicillin-resistant Staphylococcus aureus. Ann Emerg Med. 2008;51:291-8-
3. Bernard P. Management of common bacterial infections of the skin. Curr Opin Infect Dis. 2008;21:122-8
4. Rosen T. Update on treating uncomplicated skin and skin structure infections. J Drugs Dermatol. 2005;4(6 Suppl):S9-14.