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23 Febbraio 2018

Il filtraggio (addolcimento) dell’acqua di casa priva di minerali preziosi l’organismo

Autore: Carmen
Argomenti: Varie
Domanda

Sono Carmen, ho 36 anni e ho la FC. Ho letto di “non usare acqua addolcita per filtraggio” (resine, cartucce). Nella nostra zona, in alcune ore, l’acqua può mancare, per questo il nostro impianto idrico consta di un serbatoio alimentato dall’acqua dell’acquedotto, che è utilizzato quando la pressione della rete cala.
Quando la pressione è sufficiente è usata l’acqua diretta. Abbiamo pensato di installare, a monte del serbatoio, un filtro e un depuratore al lavello per l’acqua da bere. Può esser utile o ci sono rischi e inconvenienti per la mia patologia? Ci sono dei depuratori e filtri specifici? Bisogna adottare particolari accorgimenti? Grazie.

Risposta

Si usano spesso addolcitori d’acqua con l’intento di privare l’acqua dei suoi sali, quelli di calcio in particolare. Si usano spesso filtri di vari tipi per depurare l’acqua da contaminanti.
Il primo suggerimento è quello di non desalificare l’acqua dei nostri impianti domestici: i sali contenuti nell’acqua di casa, i sali di calcio per primi, sono preziosi per il nostro organismo. La raccomandazione che la domanda cita di “non usare acqua addolcita per filtraggio” (resine, cartucce) si riferisce al dannoso impoverimento dell’acqua che il filtraggio può comportare. Ma può anche succedere che questi filtranti rovinino l’acqua che in partenza è buona. Alla fine del filtraggio possono aumentare nell’acqua nitrati, ammonio, metalli pesanti che sono dannosi perché si accumulano nell’organismo. Condizioni particolari come quelle di un serbatoio di riserva, come indicato nella domanda, richiedono innanzitutto una verifica igienica di quell’acqua, da richiedere presso l’ASL del proprio territorio. Eventualmente si può usare l’acqua “diretta” per bere o cucinare e quella del serbatoio per lavarsi o lavare oggetti. In genere gli acquedotti pubblici sono ben controllati dal punto di vista dell’inquinamento batterico.

G. M.


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