Vorrei ricevere informazioni di aggiornamento in merito a quanto letto sull’ultimo Notiziario FFC: uno studio di un farmaco molto promettente contro Burklolderia cenocepacia FFC#10/2012. Responsabile Giovanna Riccardi (Dip. Di Biologia e Biotecnologie, Università di Pavia). Come prosegue questo studio? Si hanno già notizie? Grazie e distinti Saluti.
Il progetto cui fa riferimento la domanda, finanziato dalla Fondazione Ricerca Fbrosi Cistica, ha avuto inizio nell’ottobre 2012. Ne sono stati riferiti il razionale, gli obiettivi e il disegno nella Convention d’Autunno del dicembre 2012 scorso. Non abbiamo ancora informazioni sullo sviluppo del progetto, che si presenta effettivamente come molto promettente per individuare un farmaco capace di contrastare la resistenza innata di Burkholderia cenocepacia a molti antibiotici. Avremo notizie certamente alla prossima convention, che si terrà a Verona a fine novembre di quest’anno.
Riportiamo una sintesi del progetto, come è stata pubblicata sul sito www.fibrosicisticaricerca.it nella pagina dedicata ai progetti FFC: “Burkholderia cenocepacia è considerato uno dei più seri patogeni che colpiscono i malati di fibrosi cistica, provocando infezioni respiratorie in circa il 3.5% di essi. B. cenocepacia è altamente resistente agli antibiotici, di conseguenza sono necessarie nuove strategie per il suo trattamento. E’ importante la scoperta recente (avvenuta nel corso di studi per la terapia della tubercolosi) che derivati della Piridina, composto chimico alla base di molti prodotti farmaceutici, possono agire anche contro B. cenocepacia. Scopo di questo progetto è lo studio dei meccanismi che rendono i composti a base di Piridina attivi contro B. cenocepacia, in particolare lo studio di un trasportatore cellulare (pompa di efflusso RND-4), che ha un ruolo importante perchè conferisce al batterio resistenza agli antibiotici tradizionali. Questa pompa verrà riprodotta in vitro e, poichè alcuni derivati della Piridina si sono dimostrati in grado di neutralizzarla, questi saranno studiati come candidati a diventare nuovi farmaci contro B. cenocepacia”.
