Buongiorno,
leggo che tra i farmaci oggetto di ricerca vi sono i cossiddetti “potenziatori”. Volevo sapere se sono indirizzati a particolari tipi di mutazione e se, in particolare, potrebbero essere utilizzati nel caso della r334w. Grazie.
I farmaci potenziatori di CFTR sono molecole che hanno la proprietà di rinforzare la funzione della proteina-canale CFTR quando questa è inefficiente o poco efficiente a causa del difetto indotto da una mutazione. La proteina difettosa candidata ad avvantaggiarsi dell’azione dei potenziatori è quella derivata da mutazioni di classe III ma anche quella derivata dalla mutazione DF508 (classe II) che, qualora sia fatta migrare sulla membrana cellulare, si comporta come le mutazioni di classe III, cioè non riesce a determinare a sufficienza l’apertura del canale del cloro. Le meglio studiate sono la CFTR-DF508 e la CFTR-G551D. Si vedano le belle diapositive presentate dal Dr Galietta al V Seminario di Primavera 2007, su questo sito: “Documenti informativi – V Seminario di Primavera – Galietta – Farmacoterapia del difetto di base CF“. Sulla mutazione R334W il Dr Galietta ci comunica quanto segue:
“L’unico lavoro in cui è stata studiata la mutazione R334W e’ quello di Welsh del 1993 pubblicato su Nature (vol. 362, pp 160 – 164). Secondo questo lavoro, R334W e’ una mutazione di classe IV. Il lavoro dimostra infatti che la proteina CFTR con questa mutazione ha una maturazione corretta (a differenza di deltaF508) ma ha una conduttanza (cioè la capacità del poro di trasportare ioni cloruro) estremamente ridotta. Dal lavoro non è possibile capire se il mutante R334W abbia anche qualche difetto di attività (per il quale avrebbe anche le caratteristiche di un mutante di classe III e quindi la possibile sensibilità ai potenziatori).
In teoria i mutanti di classe IV, in cui ricade R334W, non hanno un difetto di attività correggibile con potenziatori. Non è escluso però che studi futuri possano dimostrare un certo beneficio dei potenziatori anche per questa classe di mutazioni grazie a un potenziamento dei valori di attività del canale che possa compensare il difetto di conduttanza”.