Buongiorno, sono la mamma di un bambino di 3 anni effetto da fibrosi cistica. Abitiamo a Torino e nei mesi estivi, il caldo è soffocante. Ad inizio giugno ha avuto una polmonite e siamo stati 12 gg in ospedale. Finito il periodo post ricovero, di accordo con i sanitari, l’ho portato in montagna, dove è stato benissimo. Al rientro, nel giro di due giorni noto che inizia ad esser rauco e a riformarsi molto facilmente le secrezioni. Può essere il caldo umido la causa? Sono molto curiosa, perchè mi sento in dovere di tutelarlo.
Certamente un’estate come l’attuale non è favorevole alla salute dei bambini con fibrosi cistica. L’aspetto più cruciale delle alte temperature di questa stagione riguarda la possibile elevata perdita di sale con il sudore. Ricordiamo che mediamente il bambino con FC ha una concentrazione di sale nel sudore 4-5 volte il normale. L’eccesso di sudorazione dovuto alla calura fa perdere quindi molto sale. E’ la ragione per cui viene raccomandato di fornire in questi giorni più del solito supplementi di sale, salando di più i cibi o somministrando bevande che contengano una certa quota di cloruro di sodio, assieme ad altri Sali minerali.
La perdita eccessiva di sale può comportare rischi di disidratazione e collasso, ma può anche facilitare in qualche misura le esacerbazioni respiratorie. Tuttavia su queste possono influire soprattutto gli sbalzi di temperatura e di umidità legati agli ambienti condizionati e artificialmente ventilati.