Non dimenticherò mail il supporto morale/medico che mi è stato dato da voi quando sono entrata in ospedale con mio figlio (con fibrosi cistica) che aveva appena due mesi.
I vostri preziosi consigli e indicazioni mi hanno aiutato ad affrontare questa battaglia usando tutte le armi a mia disposizione e mi hanno reso cosciente che la prevenzione è fondamentale. Adesso mio figlio ha 21 anni e, nonostante la consapevolezza di vivere con una bomba a orologeria senza timer vicina, riesce a condurre una vita gioiosa e nel limite del possibile serena. Io non posso dire di essere serena ma sono contenta nel vedere mio figlio felice.
Ho un problema di muffe sulle pareti di casa. Ho immediatamente spostato mio figlio dalle stanze che presentano questo problema perché, se non mi sbaglio, potrebbe essere pericoloso per lui. Non sono riuscita a trovare delle informazioni in merito: dove le posso trovare? Questa è una delle nevrosi che mi porto dietro, come ad esempio quando vedo che tocca i carrelli del supermercato o le maniglie negli autobus.
Le muffe o funghi filamentosi sono frequentemente isolati nell’espettorato di persone con fibrosi cistica. I funghi filamentosi più abitualmente identificabili sono Aspergillus fumigatus, Scedosporium apiospermum e Aspergillus terreus; meno frequentemente si isolano Aspergillus flavus, Aspergillus nidulans ed Exophiala dermatitidis (1). Il fungo che riveste maggiore importanza clinica è l’Aspergillus fumigatus, perché, in alcuni soggetti con particolare predisposizione, può causare una complicanza immuno-allergica denominata Aspergillosi Broncopolmonare Allergica (ABPA). Su questo sito vi sono molte informazioni su tale complicanza: si veda in particolare la domanda del 09.10.06: Aspergillosi broncopolmonare allergica in fibrosi cistica (ABPA). Per gli altri funghi (come anche per la Candida albicans) non è chiara, ed è in discussione, la possibile influenza sulla patologia respiratoria in FC.
Va precisato che queste muffe o funghi filamentosi sono molto diffusi in natura e possono ritrovarsi anche negli ambienti domestici, specie in quelli di stabili vecchi, umidi e poco soleggiati. Anche l’Aspergillus fumigatus può ritrovarsi in casa. Tuttavia merita segnalare uno studio recente condotto proprio sull’Aspergillus nelle abitazioni di un gruppo di pazienti FC (2). Questo studio ha consentito di isolare in diverse stanze di alcune delle abitazioni dei pazienti qualche colonia di Aspergillus, senza differenze tra stanza e stanza. Nelle cucine erano invece concentrate colonie di funghi diversi da Aspergillus. Ma l’interesse di questo studio sta soprattutto nel fatto che i ricercatori hanno cercato di vedere se vi era relazione tra l’esposizione domiciliare all’Aspergillus e la positività degli esami per allergia al fungo nei pazienti che abitavano in quelle case (34 pazienti). Nessuna correlazione è stata trovata tra l’esposizione all’Aspergillus e la positività dei marcatori di aspergillosi nei pazienti. Cioè, l’allergia al fungo poteva esserci o non esserci indipendentemente dal fatto che nelle case di quei pazienti FC albergasse la muffa o fungo Aspergillus. Gli autori concludono che i risultati di questo studio dovrebbero essere tenuti in conto con riguardo ai consigli igienici troppo restrittivi che vengono dati alle famiglie dei malati FC, stante il fatto che l’esposizione ai funghi può risultare da attività svolte fuori casa anziché in casa.
Va detto che una abitazione con evidente affioramento di muffe dovrebbe essere valutata per aspetti igienici critici più in generale, di cui le muffe potrebbero essere spia significativa.
1. Pihet M, et Al. Occurrence and relevance of filamentous fungi in respiratory secretions of patients with cystic fibrosis–a review. Med Mycol. 2009 Jun;47(4):387-97. doi: 10.1080/13693780802609604. Epub 2008 Dec 19.
2. Pricope D, et Al. Indoor fungal exposure: What impact on clinical and biological status regarding Aspergillus during cystic fibrosis. J Mycol Med. 2015 Jun;25(2):136-42. doi: 10.1016/j.mycmed.2015.03.005. Epub 2015 Apr 21