Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni malata di FC. Sono particolarmente soggetta a emoftoe, anche se lievi ma comunque frequenti. Solitamente ho una buona spirometria (FEV1 100%) ma in genere in seguito a emoftoe cala notevolmente (ora ho 85% di FEV1). Mi chiedevo quali siano le indicazioni e i consigli per cercare di mantenere nel miglior stato possibile i valori della spirometria. Quanto sport e di che intensità si deve fare?
L’emoftoe o emottisi è l’emissione di sangue con lo sputo. Prevalentemente si tratta di striature di sangue. L’evento si può manifestare quando vi sono nel contesto broncopolmonare delle bronchiectasie. Queste sono degli sfiancamenti (con dilatazione) della parete di qualche bronco. Il tessuto intorno alla bronchiectasia è di solito infiammato, con ricchezza e congestione di vasellini del sangue che possono arrivare vicino alla superficie bronchiale e nei momenti di esacerbazione lasciar passare nel bronco qualche traccia più o meno abbondante di sangue, che viene espulso mescolato al muco con la tosse. Il manifestarsi dell’emoftoe è più facile quando vi sia infezione che si riacutizza. Una buona funzione respiratoria può essere compatibile con bronchiectasia, come nel caso della domanda, e una sua diminuzione acuta, accompagnata da emoftoe, può essere proprio l’espressione di una esacerbazione infettiva che merita di essere subito trattata fino a quando la FEV1 non ritorna ai valori di partenza. Questo è il primo intervento che aiuta a mantenere normale o quasi la funzione respiratoria. Per il resto, una convinta pratica di fisioterapia respiratoria (con l’intento di rimuovere le secrezioni bronchiali stagnanti), associata ai medicamenti prescritti dal centro di cura, sappiamo essere un fattore importante nel mantenere lo stato di salute polmonare. Tanto più se vi associamo una vita molto attiva, praticando attività fisica e sport (possibilmente all’aria aperta). Non vi è una dose dello sport, inteso come attività fisica sostenuta e disciplinata (qualunque sport gradito): va praticato abitualmente e possibilmente quotidianamente. L’intensità e la durata delle prestazioni fisico-sportive si basano su un adeguato allenamento e si misurano sulla sostenibilità individuale (senza forzare oltre il livello soggettivo di sostenibilità) e sul gusto personale nel cimentare la propria fisicità. Una considerazione: l’attività fisico-sportiva aiuta certamente la salute polmonare e generale di una persona con fibrosi cistica, ma non dovrebbe essere considerata una medicina, bensì un modo piacevole di condire la nostra giornata. E comunque non è controindicata in chi ha possibili fasi di emoftoe.