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23 Ottobre 2006

E’ possibile la trasmissione di Aspergillus da un malato CF ad una persona sana?

Autore: Gabriella
Domanda

Non so se riterrete di rispondermi perchè la mia non è una domanda sulla ricerca. Vorrei sapere se una persona con fibrosi cistica colonizzata da aspergillo può essere contagiosa per i sani o per i portatori sani. Faccio questa domanda perchè sono rimasta molto colpita dalla storia di un amico che riferisce di aver perso due parenti stretti per infezione polmonare da aspergillosi che avrebbero contratto dalla nipotina affetta da fibrosi cistica e colonizzata da aspergillo. Grazie.

Risposta

L’albero respiratorio delle persone con fibrosi cistica tende ad ospitare vari tipi di microrganismi, non tutti responsabili di infezione broncopolmonare. Tra questi vi sono alcuni funghi ed i più comuni sono l’Aspergillus fumigatus e la Candida albicans. L’Aspergillus fumigatus viene isolato in più del 50% dei pazienti in età adulta (1). Questi funghi, Aspergillus incluso, abitualmente colonizzano l’albero respiratorio senza provocare infezione: il paziente CF è ben difeso contro l’infezione fungina. L’Aspergillus invece tende, con una certa frequenza, a provocare nei CF una complicanza di tipo allergico complesso, denominata “Aspergillosi broncopolmonare allergica”. Di questa abbiamo trattato nella sezione “Commenti di esperti” (Aspergillosi broncopolmonare allergica in fibrosi cistica). Ma l’infezione è un’altra cosa: è una azione di danno diretta su bronchi e polmoni attraverso le tossine prodotte dal fungo, associata alla reazione infiammatoria che ne consegue. L’infezione da Aspergillus è peraltro una complicanza non rara nei CF che hanno subito trapianto polmonare (Aspergillosi tracheobronchiale) (2). Ma in questo caso l’Aspergillus diventa aggressivo perché la difesa immunitaria nel trapiantato è in parte depressa per l’impiego protratto di farmaci immunodepressori anti-rigetto.

L’Aspergillus è in realtà un fungo potenzialmente dannoso nelle persone immuno-depresse: cioè affette da malattie che comportano un difetto di difese immunitarie, come ad esempio l’AIDS ed alcune malattie tumorali. Abbiamo citato il trapianto polmonare come condizione di relativa immunodepressione, ma tali sono anche altre condizioni di trapianto ed in particolare il trapianto di midollo e cellule staminali nei pazienti con gravi malattie del sangue. Solo in queste condizioni l’Aspergillus assume carattere di “invasività”, anche pericolosa (si parla appunto di “aspergillosi invasiva”), tant’è vero che in tali malati si usa praticare una specifica profilassi antifungina (3). Solo queste persone hanno bisogno di essere protette da possibile trasmissione di funghi ed altri agenti patogeni da parte di persone con altre malattie che sono fonte consistente per tali patogeni: tra queste, le persone con fibrosi cistica colonizzate dai microrganismi in questione.

Per le persone sane, il malato che alberga nei propri bronchi l’Aspergillus non rappresenta alcun rischio. Le persone sane inalano abitualmente spore di funghi, anche di Aspergillus (diffusissimo in natura), ma sono in grado di rimuoverle per il normale funzionamento dei meccanismi di depurazione bronchiale. Più in generale, la persona con fibrosi cistica non rappresenta alcun rischio di “contagiosità” per le persone sane, né per Aspergillus né per altri microrganismi: questo dovrebbe essere un concetto da ribadire. Sull’evento citato dalla nostra interlocutrice bisognerebbe saperne di più..

1. Bakare N, et Al. Prevalence of Aspergillus fumigatus and other fungal species in the sputum of adult patientes with cystic fibrosis. Mycoses 2003;46:19-23

2. Helmi M, et Al. Aspergillus infection in lung transplant recipients with cystic fibrosis: risk factors and outcome comparison to other types of transplant recipients. Chest 2003;123:800-8

3. Mantadakis E, Samonis G. Novel preventative strategies against invasive aspergillosis. Med Mycol. 2006;44 Suppl:327-32


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