Volevamo avere una vostra opinione riguardo ai dispositivi di ausilio per la fisioterapia respiratoria, poichè il nostro bambino di 2 anni, risulta essere poco collaborativo negli esercizi respiratori fatti con la PEP MASK. Secondo voi il dispositivo CORNET potrebbe essere un’alternativa valida ed equivalente alla PEP MASK e/o alla THERA PEP? Magari proponendolo al bambino come alternativa ludica alla odiata Pep Mask!
La fisioterapia respiratoria è una componente fondamentale del programma di cura per i soggetti affetti da fibrosi cistica. Essa viene utilizzata per raggiungere diversi scopi, tra cui i due principali sono: mobilizzare le secrezioni bronchiali e migliorare o rendere omogenea la distribuzione di aria nei polmoni.
Negli anni sono state sviluppate differenti tecniche che consentono di raggiungere tali obiettivi. Esse si basano su diversi meccanismi fisiologici; ad esempio, vi sono tecniche che sfruttano gli effetti della pressione positiva costante in fase espiratoria (PEP MASK), altre gli effetti della pressione positiva oscillante in fase espiratoria (CORNET, FLUTTER, ACAPELLA).
Molti si sono chiesti quale sia la modalità fisioterapica più efficace e quindi la più indicata per i soggetti affetti da fibrosi cistica. Purtroppo gli studi fino ad ora condotti non ci consentono di dare una risposta conclusiva a tale domanda. Sembra infatti che, almeno nel breve periodo, non vi siano sostanziali differenze tra l’una e l’altra modalità.
Come si orientano quindi i fisioterapisti? In generale si raccomanda di individuare un programma specifico per ogni persona, considerando vari aspetti: i sintomi, i risultati delle indagini cliniche, la collaborazione, l’età, l’aderenza al trattamento. Noi non conosciamo le caratteristiche peculiari del bambino della domanda e quindi possiamo solo dare dei suggerimenti. In particolare, ci sembra importante sottolineare il fatto che l’età è una variabile molto importante nel decidere quale sia il più appropriato programma di fisioterapia respiratoria. Con il variare dell’età infatti non solo cambiano le caratteristiche “fisiche” (anche polmonari) ma cambia anche la capacità di collaborare, di comprendere, di gestire in autonomia gli esercizi respiratori. Se pensiamo ad un bambino molto piccolo, come il lattante, è evidente che egli non può collaborare e che quindi è necessario ricorrere a tecniche passive (alcuni Centri utilizzano la Pep-Mask altri il drenaggio posturale con percussioni). Intorno ai 2- 3 anni diventa possibile avviare una partecipazione progressivamente sempre più attiva alle sedute di fisioterapia. Certamente il passaggio alle tecniche attive deve avvenire in modo graduale, rispettando le caratteristiche peculiari di ogni bambino.
Va inoltre considerato che solitamente la fascia di età in cui si avvia la partecipazione attiva corrisponde anche al momento in cui il bambino sente maggiore bisogno di muoversi, di giocare attivamente e mal accetta gli esercizi “imposti”. E’ tra l’altro ancora lontano il momento in cui egli prenderà consapevolezza dell’importanza della fisioterapia respiratoria: al momento potrà solo accettarla come consuetudine quotidiana al pari di altre consuetudini (l’igiene personale, l’igiene dei denti, quella del naso, etc). Le difficoltà che incontrano i genitori sono quindi molto comuni e non devono destare preoccupazione. Per affrontarle e quindi per riuscire a far eseguire una regolare ed efficace fisioterapia respiratoria non vi sono regole generali. E’ attraverso uno stretto rapporto con il fisioterapista del Centro, che conosce il singolo bambino, la sua storia, la sua famiglia, che vanno scelte le strategie opportune.
Secondo la nostra esperienza, variare le tecniche rappresenta una importante possibilità, il bimbo si stanca facilmente dei “giochi” e quindi l’idea espressa nella domanda di utilizzare altri dispostivi è corretta. Alla PEP-MASK è quindi possibile associare l’uso di altri dispositivi, come FLUTTER ed ACAPELLA (il CORNET è stato meno studiato ed è meno diffuso). Oltre a variare il programma è certamente utile renderlo più piacevole e quindi sfruttare il gioco e la naturale propensione al movimento che è propria di ogni bimbo. Ricordiamo anche che il suonare strumenti a fiato è un utile esercizio perché realizza una condizione vicina a quella della Pep Mask , cioè l’espirare contro una resistenza (quella che dà il suono in questi strumenti). Vi sono innumerevoli “giochi respiratori” che possono essere proposti, così come vi sono molti “giochi attivi” (salti, rotoloni,ecc.) che possono essere utilizzati per combinare attività muscolare ed esercizio di respiro (anche con rimozione di secrezioni), rendendo così la fisioterapia respiratoria più gradevole. E’ del resto ormai riconosciuto che l’attività fisica, con i suoi molteplici effetti benefici, deve far parte dei programmi di fisioterapia. A tal proposito, vi sono alcuni paesi (soprattutto nel Nord Europa) in cui la fisioterapia respiratoria per i bambini con fibrosi cistica è prevalentemente basata su esercizi fisici. Parlatene con i fisioterapisti del vostro Centro, vi forniranno consigli utili.