Mio figlio, un bambino di 5 anni FC, per tre anni consecutivi durante il periodo estivo è stato ricoverato in ospedale per disidratazione. Li il bambino con l’ausilio di flebo contenenti i sali mancanti, nel giro di tre giorni è tornato alla normalità. Quest’anno, grazie anche alle indicazioni della nostra pediatra, gli faremo assumere regolarmente durante l’estate delle pastiglie di potassio, sperando di evitargli in questo modo il ricovero. Le mie domande perciò sono queste: come faremo a sapere quanti sali minerali fargli assumere? Una quantità eccessiva può fargli male? Come si fa a capire quando fermarsi con l’integrazione? Grazie
L’elevata concentrazione di sale nel sudore di una persona con fibrosi cistica (fino a 5 volte il normale) comporta che quando vi è un eccesso di sudorazione vi sia una eccessiva perdita di sale per l’organismo. Questo avviene particolarmente nella stagione estiva e in misura accentuata quando si pratichi attività fisica e sportiva. Ciò avviene anche nei periodi di febbre. L’eccesso di sudorazione in queste condizioni può far si che le perdite di acqua siano maggiori dell’introduzione e in tal caso si ha disidratazione (i tessuti si impoveriscono di acqua), ma la forte perdita di sale con il sudore induce anche una diluizione dei sali nel plasma sanguigno (disidratazione ipo-osmotica). Questo fa si che, nonostante il bisogno di acqua, si avverta meno il senso della sete e la termoregolazione diventi meno efficiente, attivando così una specie di circolo vizioso. L’accumularsi di perdite di acqua e di sale possono portare ad un quadro clinico pericoloso fino al collasso (sindrome da perdita di sali).
Come prevenire questa situazione? Non certo evitando di fare attività fisica e sportiva. Nei periodi di maggior calura, specie per i lattanti e bambini piccoli (più soggetti a questa sindrome), si cercherà il modo di proteggerli dal calore eccessivo ma soprattutto bisogna somministrare supplementi di acqua e sale, in modo da compensare le perdite. Non vi sono precise regole sulle dosi di sali da somministrare. Bisogna ricordare che la perdita riguarda soprattutto il cloruro di sodio, le perdite di potassio ci sono ma sono meno importanti. Nel bambino di 2-10 anni è sufficiente assicurare un apporto di sale da cucina di 2 grammi al giorno in più del normale: ciò significa salare di più tutti i cibi, anche senza usare il bilancino. Bisogna bere di più e parecchie volte al giorno, anche se il bambino non avverte molta sete: vanno bene anche abbondanti succhi di frutta freschi (agrumi in particolare), che contengono anche sali di potassio e zucchero.
Vi è anche uno studio che ha valutato il modo migliore per prevenire la disidratazione in bambini con fibrosi cistica che praticano attività fisica in ambiente caldo. Sembra che una bevanda aromatizzata che contenga zucchero al 6% e cloruro di sodio intorno al 2,5% aumenti il bisogno di bere e sia in grado di prevenire la disidratazione (Kriemler S, et Al. Preventing dehydration in children with cystic fibrosis who exercise in the heat. Med Sci Sports Exerc 1999;31:774-9).
Si vedano altre informazioni anche nella risposta del 30/03/2005 Supplemento di sale nei liquidi
.