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1 Maggio 2008

Destino dei risultati borderline del test del sudore

Autore: Mimmi
Argomenti: Test sudore
Domanda

Non mi sono ancora chiari alcuni aspetti del test del sudore. Parliamo sempre di controlli post screening neonatale. Presso il centro nel quale siamo seguiti ci è stato detto che considerano il valore di 30 come soglia al di sotto della quale il test è sicuramente negativo, ma il valore 60 come soglia decisamente patologica anche nei primi mesi di vita! Come mai questa diversità? Cosa vuol dire, che chi è a 51 o poco al di sopra ( voi indicate il valore decisamente patologico) con il crescere tale valore arriverà sicuramente a 60? E poi ancora, dagli studi fatti, chi rientra nella fascia decisamente borderline e risulta eterozigote ( nel nostro caso aspettiamo solo ormai il risultato del sequenziamento totale del gene.. i precedenti non hanno riscontrato mutazioni) deve vivere nell’angoscia aspettando di carpire accenni di sintomi? Ossia, dagli studi fatti quante sono in generale le possibilità che valori borderline siano accompagnati da assenza di patologia? Questo perchè ci viene detto che in questa fascia possono rientrare sia i soggetti senza fc e sia quelli con fc….E in ultimo, anche se con il sequenziamento non riscontrassero niente, ciò non escluderebbe la patologia, poichè ci potrebbero essere mutazioni sconosciute…poi quando sarà grande… ma a che età si dovrnno fare i potenziali nasali…da quel che vedo chi è entrato SFORTUNATAMENTE nella probabile fibrosi cistica difficilmente potrà lasciarsela alle spalle… GRAZIE e mi scuso per la confusione con la quale ho posto le domande ma rispecchia in pieno lo stato d’animo con il quale si sta vivendo questo periodo!

Risposta

Effettivamente, quando ci si trova di fronte ad un test del sudore con risultati incerti o borderline, la situazione è molto complicata e il disagio molto grande, sotto vari punti di vista. Pende sul capo la possibilità della diagnosi di una malattia che fa paura. L’avvento della genetica, con la possibilità di indagare sempre più approfonditamente le mutazioni del gene CFTR, sembrava poter offrire una chiave per risolvere i dubbi. Invece purtroppo non di rado la genetica offre informazioni che sono un’ulteriore complicazione ed è un esempio di come la sempre maggiore complessità delle conoscenze oggi disponibili non semplifichi la vita.

In questo caso ci sembra che la procedura utilizzata e le informazioni date siano state corrette :

1) se il test del sudore è incerto, va ripetuto

2) va accompagnato da un’ indagine genetica la più approfondita possibile (anche eventualmente con il sequenziamento completo del gene CFTR, che dovrebbe evidenziare anche mutazioni sconosciute)

3) se rimangono ancora dubbi il test dei potenziali nasali (quando il paziente sarà un po’ collaborante) potrà dare ulteriori informazioni

Diamo di seguito i valori del cloro e le sue definizioni più comunemente accettate:

Età neonatale

(entro tre mesi circa)

Cloro (milliEq/Litro) minore di 30 Normale
30-50 Borderline
maggiore di 50 Patologico
Età postnatale

(dopo i tre mesi)

Cloro (milliEq/Litro) minore di 40 Normale
40-60 Borderline
maggiore di 60 Patologico

Insistiamo nel dire comunque che, oltre al cloro, andrebbe determinato anche il sodio; è anche necessario esaminare la ripetibilità dei risultati, il loro andamento nel tempo, il rapporto cloro/sodio ..e così via. E’ quindi necessaria una valutazione dei risultati del test da parte di un laboratorista e soprattutto di un clinico esperto di FC: la diagnosi o l’esclusione della diagnosi non si basa su un punto in più o in meno di cloro.

C’è anche da sapere che valori borderline del test del sudore, se ripetutamente confermati tali, aprono sì la strada all’incertezza diagnostica, ma pendono verso una forma “atipica” di malattia, piuttosto che ad una forma classica. E la forma atipica ha spesso decorso diverso, più benigno della forma classica. Non è una consolazione, ma è un’informazione da ritenere fra le altre, perché può dare un motivo in più di speranza.

Quando nei primi tre mesi di vita i valori del sudore sono borderline, l’evoluzione può essere verso – rimanere borderline (più frequentemente)

– diventare patologici (comunque mai molto elevati)

– rientrare nei limiti di norma (molto raramente)

Non abbiamo dati per dire quante volte ci sia un’evoluzione da valori borderline a valori patologici e quindi a diagnosi chiara di FC. Invece, rispetto alla domanda su quanti valori borderline (che rimangono borderline) siano in realtà i casi di malattia FC diagnosticata attraverso l’indagine genetica, abbiamo trovato la ricerca retrospettiva di un autorevole gruppo belga (1), che è andato a pescare, fra circa 2400 test del sudore eseguiti in due ospedali, 98 soggetti (4.2%) che avevano valori borderline. All’epoca dell’indagine 68 di questi 98 avevano meno di 18 anni ed è su questi che si è puntato l’interesse. Di questi 68, 43 sono stati rintracciati e sono stati sottoposti ad un’estesa indagine genetica insieme ai genitori: 3 sono risultati portatori di una sola mutazione, 10 (che su 43 vuol dire il 23%) avevano due mutazioni FC e sono stati diagnosticati FC. L’età media di questi dieci, al momento dell’indagine, era di circa 9 anni. Nove di loro erano pancreas sufficienti. Tre erano stati asintomatici per più di due anni, mentre gli altri avevano avuto sintomi di FC di grado variabile, comunque non gravi. Il test dei potenziali nasali era risultato anormale in cinque su nove in cui era stato eseguito. Dei 17 soggetti risultati negativi all’analisi genetica (condotta con un test molto vicino a quello del sequenziamento) non ci viene dato di conoscere le condizioni cliniche.

1) Lebecque P et all “Mutations of the cystic fibrosis gene and intermediate sweat chloride levels in children.” Am J Respir Crit Care Med 2002 Mar 15;165(6):757-61

G.Borgo


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