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13 Maggio 2024

Cosa sappiamo dell’effetto dei modulatori sul metabolismo del glucosio

Autore: Andrea
Argomenti: Diabete, Modulatori CFTR
Domanda

Buongiorno, mia figlia di 5 anni con mutazione F508del in omozigosi ha un quadro clinico stabile e tutto nella norma, ha cominciato Orkambi da qualche giorno. Prima di cominciare ha fatto anche la curva di glucosio con il picco di glicemia, dopo 1 ora dall’assunzione, a 235 per poi scendere la mezz’ora successiva quindi dopo 1 ora e mezza a 145 e dopo 2 ore a 138. Hanno deciso di metterle il sensore per monitorare come Orkambi agisce sulla glicemia. Detto questo, vorrei sapere se Orkambi realmente agisce anche sulla glicemia e se i risultati della curva di glucosio sono nella norma o destano preoccupazione per un diabete in arrivo, cioè se dal sensore adesso possiamo trovare dati che ci possono far pensare ad una positività di diabete. Oltre a questo vorrei sapere anche un po’ di Orkambi, cioè se abbiamo fatto bene a cominciare anche se il quadro clinico non presentava nessun problema. Grazie in anticipo.

Risposta

L’anomalia della curva da carico del glucosio è rappresentata da una glicemia, in qualsiasi momento della curva da carico, maggiore di 200 mg/dl: nel caso di chi ci scrive è 235 mg/dl e viene definita come “glicemia indeterminata” (indeterminate glycemia secondo la Società Americana del diabete). Nella popolazione generale questo dato viene considerato un campanello d’allarme per lo sviluppo futuro di diabete; è meno definito il suo significato nelle persone con fibrosi cistica. Sul valore della glicemia misurato a due ore dopo il carico orale di glucosio rispondiamo che è normale ed esclude una intolleranza al glucosio o un diabete; non abbiamo però il dato sulla glicemia a digiuno. Il Centro di riferimento ha organizzato di conseguenza ciò che serve per sorvegliare nel tempo il metabolismo del glucosio della bambina.

Conosciamo ancora poco l’effetto dei modulatori sul metabolismo del glucosio: in particolare, ci mancano le informazioni relative a una loro somministrazione prolungata, per diversi anni. Uno studio, usando i dati del Registro nordamericano, ha considerato per almeno 7 anni l’uso dell’ivacaftor (Kalydeco) in coloro che avevano almeno una mutazione G551D e di età superiore o uguale a 12 anni: sono state coinvolte 732 persone con FC in terapia con ivacaftor. Dei 557 classificati come non diabetici all’inizio del follow-up, 239 (43%) hanno sviluppato diabete (iperglicemia a digiuno o glicemia ≥ 200 mg/dl a due ore dopo il carico orale del glucosio) durante il trattamento, con un declino della funzione polmonare maggiore di coloro che non erano diabetici. Il modulatore, in questo caso, non sembra incidere in modo benefico sul metabolismo del glucosio.

Per quanto riguarda invece la somministrazione di modulatori per almeno 1 anno, segnaliamo 4 studi che hanno analizzato gli effetti di Orkambi (ivacaftor/lumacaftor) sul metabolismo del glucosio: uno studio in 40 adulti con intolleranza al glucosio o diabete FC ha evidenziato un miglioramento con normalizzazione della curva di glucosio in circa la metà, mentre in altri 3 studi (questo, questo e questo) della stessa durata non sono riportati miglioramenti nel metabolismo del glucosio.

Il modulatore Kaftrio (ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor) è stato associato a miglioramenti del profilo delle glicemie quotidiane durante la somministrazione della terapia ma non conosciamo ancora l’effetto di Kaftrio sull’uso di insulina nei soggetti diabetici e/o sulla prevenzione delle anomalie del metabolismo del glucosio. Occorre attendere perciò i risultati di studi prospettici e prolungati per almeno 4-5 anni per poter fare un bilancio dell’effetto dei modulatori sul metabolismo del glucosio.

Per quanto riguarda la scelta di avviare l’uso di Orkambi all’età della bambina, non siamo in grado di entrare nel merito, non conoscendo noi la sua situazione clinica. Questo è un tema da discutere con i medici del Centro, che hanno in cura sua figlia.

Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca


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