Buongiorno, sono il papà di una bambina di sei anni che soffre di infezioni respiratorie ricorrenti. La bambina, nonostante abbia una crescita più che adeguata per l’età (119 cm per 24 kg) e nonostante goda generalmente di buona salute (sonno regolare, vivace e attiva tanto da non aver mai avuto bisogno di fare un pisolino pomeridiano nemmeno quando era più piccola), ha avuto ben 5 episodi di broncopolmonite riscontrate tutte a destra: ottobre 2008 (11 mesi della bambina), febbraio 2010, luglio 2011, novembre 2011 e infine settembre 2012. Tali broncopolmoniti sono state trattate e risolte a casa con antibiotici per bocca quali Augmentin, la prima volta, e Azitromicina le seguenti (sfebbrata entro le 36 ore dall’introduzione dell’antibiotico). A seguito di tali recidive la pediatra ci ha indirizzati da un pneumologo che ha sottoposto la bambina ad una serie di indagini, tra cui il test di screening della fibrosi cistica ovvero il test del sudore eseguito al di fuori di un centro di fibrosi cistica. Tutte le indagini (IGG, IGE, alfa-1-antitripsina nonché il test del sudore) hanno avuto esito negativo. In particolare l’esecuzione del test del sudore, la cui raccolta è avvenuta con la spirale e la cui analisi è avvenuta inserendo il tubicino di raccolta nell’apposita macchina di lettura ha avuto come esito: milllimole 36. Pur avendo fiducia nel pneumologo che ha in cura la bambina, avendo letto dei rischi di imprecisione di tale test, io e mia moglie ci chiedevamo se anche per voi tale test è francamente negativo e se potevamo considerarlo attendibile. Se ciò non fosse, in quali casi si può utilizzare il test di screening?