Salve, sono la mamma di una ragazza di 19 anni affetta da fibrosi cistica, diagnosticata dalla nascita per ileo da meconio. Fin dai primissimi giorni di vita abbiamo costantemente eseguito la fisioterapia, sempre, anche in assenza di produzione di muco, che fortunatamente si è presentata molto tardi, all’incirca verso i 16 anni. Da allora mia figlia, anche nei periodi in cui sta bene, ha un abbondante espettorato che, nonostante esegua correttamente ed intensamente per tre volte al giorno la PEP, non è sufficiente a pulire completamente i suoi polmoni. La mia domanda è questa: dato che i pazienti si dividono tra più o meno “produttivi”, ci sono per quest’ultimi delle tecniche mirate e personalizzate che li aiutino a pulirsi meglio?
La produzione eccessiva di muco bronchiale si ha nelle persone con FC quando si sia instaurata una infezione polmonare cronica e l’infiammazione cronica che ne consegue. Il muco può essere più o meno “purulento”, in rapporto all’intensità di infiammazione (il carattere purulento è dovuto all’enorme concentrazione di globuli bianchi affluiti nei bronchi con intenti di difesa) e particolarmente nei periodi di esacerbazione. Sappiamo che in questa malattia le secrezioni bronchiali hanno difficoltà ad essere espulse, sia per la loro natura vischiosa e disidratata sia per la scarsa efficacia dell’attività di rimozione ciliare (il movimento liberatorio delle ciglia che stanno sulla superficie dei bronchi). Il poter liberare l’albero respiratorio dall’eccesso di secrezioni stagnanti costituisce l’obiettivo primario della fisioterapia respiratoria.
Come abbiamo più volte ribadito in questa rubrica, non esiste una tecnica di fisioterapia più efficace di un’altra che aiuti a “pulirsi meglio”. Certamente la pratica fisioterapica deve essere personalizzata, nel senso che deve tener conto della particolare condizione polmonare del l’individuo (danni più o meno estesi), dello stile di vita della persona (tendente al sedentario o molto attiva), dell’attitudine a curarsi (rifiuto delle terapie , eccessiva dipendenza dai genitori, oppure assunzione di responsabilità personale nelle cure), preferenze per le tecniche di fisioterapia. Quindi, dal momento che non c’è una tecnica superiore alle altre, il paziente discute con i propri fisioterapisti quale o quali tecniche si adattano di più alla propria condizione, al proprio gradimento ed al proprio stile di vita (incluse le occupazioni e l’utilizzo del tempo libero) e quanto e quando dovranno essere applicate . Non mancheremo anche qui di ricordare che la rimozione dei secreti bronchiali ha comunque due capisaldi fondamentali: saper tossire correttamente (e non rimuovere o rinviare la tosse produttiva, per quanto possibile); dare uno spazio importante all’attività fisica, quella più gradita e magari divertente. Naturalmente saranno di ausilio anche gli aerosol mucolitici o fluidificanti.
Su questi temi consigliamo di leggere su questo sito anche: in “Progressi di Ricerca” del 14.07.10 Linee guida per la fisioterapia respiratoria in fibrosi cistica e in “Domande e Risposte” del 13.11.08 Fisioterapia respiratoria in fibrosi cistica