Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Il caso del Glybera, la prima terapia genica approvata in Europa per una malattia genetica molto rara: il deficit di proteina lipasi

28 Maggio 2018

Il caso del Glybera, la prima terapia genica approvata in Europa per una malattia genetica molto rara: il deficit di proteina lipasi

Autore: Diana
Argomenti: Nuove terapie, Varie
Domanda

Buonasera, ho scoperto da poco che hanno tolto dal commercio un farmaco Glybera per il suo costo elevato. Leggendo un po’ in giro per internet mi pare di capire che avrebbe potuto sistemare le lipasi alte che assillano da quando è nata la mia piccola. Sempre su internet (purtroppo so che non sempre si trovano informazioni corrette, per questo rivolgo a voi la domanda e successivamente farò tappa al centro in cui è seguita) c’è qualche possibilità che possa avere la Ipercolesterolemia (altra malattia genetica). Non ho trovato un esame del sangue in cui richiedevano il test del colesterolo, forse perché è ancora troppo piccola (farà 5 anni il mese prossimo)? Grazie per la risposta.

Risposta

Glybera è il nome commerciale di un preparato di terapia genica, Alipogene tiparvovec, prodotto dalla compagnia farmaceutica uniQure N.V., con sede ad Amsterdam. Si tratta di un trattamento di terapia genica mirato a compensare la deficienza di protein lipasi (LPDL), una molto rara malattia genetica (ha una prevalenza di 1-2 soggetti per milione) che causa gravi episodi di pancreatite. I muscoli sono la sede di sintesi di questo tipo di protein lipasi, un enzima che viene liberato nel sangue, dove contribuisce a mantenere bassa la concentrazione di grassi (vengono disciolti i globuli di grasso formati da trigliceridi, legati alle proteine): la mancanza di tale enzima fa innalzare enormemente la concentrazione di lipidi nel sangue, causando pancreatite (1).

Il preparato Glybera è costituito da uno speciale virus vettore (AAV1), praticamente innocuo, nel quale è stata inserita la sequenza normale di DNA del gene per la lipoprotein lipasi umana (gene LPL). Il preparato viene iniettato nei muscoli delle gambe. Gli studi clinici (tutti in aperto senza placebo) hanno interessato fino al 2015 solo 27 pazienti e avrebbero dimostrato una riduzione della concentrazione lipidica nel sangue e una diminuzione degli episodi di pancreatite. L’agenzia Europea per i Medicinali (EMA) approvò il Glybera nel 2012, la prima terapia genica approvata in Europa. I diritti di licenza commerciale sono stati comprati dalla Compagnia italiana Chiesi. Ma dal 2012 solo un paziente è stato trattato con Glybera, al di fuori dei 27 casi degli studi clinici in aperto (2). I limiti nell’uso del farmaco sarebbero dovuti al suo costo impossibile (inizialmente 1.600.000 euro, successivamente ridotto a 1 milione di euro), ma anche a qualche dubbio sulla sua reale efficacia. Di fatto, nel 2017 la compagnia uniCure ha deciso di non procedere ulteriormente con la produzione e la commercializzazione di Glybera, che venne quindi ritirato dal mercato. La compagnia aveva investito più di 100 milioni di euro per gli studi su questa terapia genica, che si è rivelata economicamente non redditizia, data la rarità assoluta dei malati, accanto a qualche limite di efficacia.

Il problema dei costi dei farmaci per malattie rare è più che mai cruciale e non ha trovato ancora ragionevoli ed eticamente accettabili soluzioni. È un problema che interessa e interesserà ancor più l’ambito della fibrosi cistica, in cui stanno crescendo prospettive importanti nelle terapie del difetto di base.
L’industria che si occupa di questo campo non intende rinunciare al profitto che le nuove terapie possono comportare e, del resto, senza profitto diminuirebbe l’interesse dell’industria farmaceutica a investire nelle costose terapie innovative. Qui si gioca dunque l’equilibrato rapporto che si può stabilire tra industria e servizi statali per la salute dei cittadini.

Per tornare alla domanda e presumendo che la bimba di cui la domanda accenna sia affetta da fibrosi cistica, bisogna dire che il Glybera non è in gioco per questo caso. Nella fibrosi cistica, quando sia in causa un genotipo che consente un certo funzionamento del pancreas (quindi senza insufficienza pancreatica) possono ritrovarsi nel sangue in alcuni casi livelli più o meno elevati di enzimi pancreatici, tra cui la lipasi pancreatica: in rari casi questa condizione può anche accompagnarsi a qualche episodio di pancreatite. Ma questa lipasi pancreatica nulla ha a che fare con l’enzima protein lipasi (LPL) deficitario nella malattia genetica rara LPDL e pertanto il Glybera non avrebbe potuto produrre in questo caso alcun giovamento. La domanda poi si complica con l’ipotesi di una ipercolesterolemia genetica, indipendente da FC: meglio dissipare i dubbi con il Centro di cura.

1. osservatoriomalattierare.it/iperchilomicronemia/3088-deficit-di-lipoproteina-lipasi-approvata-in-europa-la-prima-terapia-genica
2. technologyreview.com/s/601165/the-worlds-most-expensive-medicine-is-a-bust/

G. M.


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora