La mia bambina di 21 mesi (genotipo DF508/DF508) risulta sempre positiva per il Citrobacter koseri. So che non è un batterio tipicamente associato alla FC e che è sensibile alla maggior parte degli antibiotici, ma chiedo se con il passare del tempo non potrebbe dare sintomi pericolosi.
Il genere Citrobacter appartiene alla famiglia delle Enterobatteriacee, ed è strettamente correlato, sia antigenicamente che biochimicamente, ai generi Escherichia e Salmonella. Sono bacilli Gram negativi, aerobi facoltativi, mobili per la presenza di flagelli, fermentanti. I membri del genere Citrobacter si ritrovano nel suolo, sulla vegetazione, nelle acque, in alcuni alimenti e nelle normali feci di uomo e animali. Le varie specie di Citrobacter, cui appartiene Citrobacter koseri, denominato anche Citrobacter diversus, sono di solito considerati patogeni opportunisti. Questi germi sono tuttavia responsabili, in pazienti non affetti da FC, di infezioni delle vie urinarie, della colecisti e delle vie biliari, dell’orecchio medio. Occasionalmente sono descritti come agenti eziologici di infezioni nosocomiali, soprattutto nei reparti di neonatologia.
Il ruolo di Citrobacter spp nella fibrosi cistica non appare rilevante. I soggetti affetti da questa patologia manifestano infatti una propensione particolare alla colonizzazione da altri tipi di germi (S. aureus e Gram negativi non fermentanti il lattosio). Occasionalmente il germe può essere isolato dal cavo orale di bambini nei primi mesi di vita, probabilmente per contaminazione dall’intestino, dove il germe può essere normalmente isolato pur in assenza di qualsiasi tipo di patologia intestinale. Le specie del genere Citrobacter, quando ritenute responsabili di manifestazioni cliniche infettive, sono generalmente sensibili agli aminoglicosidi, al cloramfenicolo e alle nuove beta-lattamine (cefalosporine di 3° generazione, ai carbapenemici), mentre sono generalmente resistenti all’ampicillina. L’uso di queste classi di antibiotici, alcune delle quali di non comune impiego in pediatria, richiede tuttavia un’attenta valutazione da parte del medico.
La presenza di Citrobacter koseri per lunghi periodi a livello delle vie aeree in fibrosi cistica non è segnalata e non esiste alcuna documentata associazione fra la presenza del germe nelle secrezioni bronchiali e il decorso clinico della malattia di base.